Al termine dell’udienza generale torna a levarsi forte e accorata la voce del Papa per il Paese asiatico che un mese e mezzo dopo il golpe militare, è in preda alla repressione ed alla violenza con un bilancio di almeno 150 morti. “Anche io – afferma Francesco – stendo le mie braccia e dico: cessi la violenza”.

Ancora una volta e con tanta tristezza sento l’urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar dove tante persone soprattutto giovani stanno perdendo la vita per offrire speranza al loro Paese. Anche io mi inginocchio sulle strade del Myanmar e dico: cessi la violenza. Anche io stendo le mie braccia e dico: prevalga il dialogo. Il sangue non risolve niente. Prevalga il dialogo.

Anche io mi inginocchio sulle strade del Myanmar e dico: cessi la violenza. Anche io stendo le mie braccia e dico: prevalga il dialogo. Il sangue non risolve niente, prevalga il dialogo”.  Il Papa ha anche ricordato la situazione del Paraguay dove è in corso una violenta crisi istituzionale che ha portato molta violenza nelle strade. Il Papa chiede un cammino di dialogo sincero per trovere soluzione e costruire la pace, la violenza è sempre autodistruttiva e con essa non di guadagna niente e si perde tutto.