È attesa per oggi 18 marzo la decisione finale dell’Ema sul destino del vaccino AstraZeneca sospeso in Europa. Difficile immaginare uno stop completo malgrado i casi di effetti gravi riscontrati in diversi Paesi, fra cui l’Italia. Ma l’agenzia del farmaco ha promesso massima trasparenza. La Commissione europea, intanto, ha varato il certificato Covid per viaggiare: una sorta di pass che dovrà testimoniare la vaccinazione contro il Coronavirus di ciascuno di noi e che perciò ci consentirà di viaggiare, soprattutto nelle vacanze estive, in tutta l’Unione.
La Ue chiude all’export delle dosi
Ma l’Unione europea si prepara anche a una nuova stretta sull’export dei vaccini verso il Regno Unito. Alla vigilia del verdetto dell’Agenzia europea del farmaco sulla sicurezza del siero anti-Covid di AstraZeneca, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen si è detta pronta a “usare ogni strumento” per ottenere reciprocità e proporzionalità nelle esportazioni degli immunizzanti. L’obiettivo della Ue resta comunque di vaccinare il 70% degli europei entro l’estate, cioè oltre 200 milioni di adulti.
Il verdetto dell’Ema
Intanto oggi è il giorno della verità per AstraZeneca, quando nel pomeriggio gli esperti dell’Ema, probabilmente in una conferenza stampa dal quartier generale di Amsterdam, daranno il loro parere sul siero della casa anglo-svedese. Come è noto si è verificato lo stop cautelativo alle somministrazioni in oltre 16 Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ai casi sospetti di trombo-embolia.
Cosa ha detto l’Oms
L’attesa per il responso nelle capitali, a partire da Roma, è fortissima. Ma i segnali appaiono incoraggianti. L’Oms ha ribadito che “il numero di eventi gravi verificatisi a seguito di vaccini contro il Covid-19 è stato estremamente basso rispetto ai milioni di inoculati. È importante che le campagne di immunizzazione continuino”.
Le condizioni per viaggiare la prossima estate
I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti al vaccino. Oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal coronavirus e avere sviluppato gli anticorpi. Sono i contenuti chiave del nuovo pass Covid presentato dalla Commissione Ue per rilanciare i viaggi in Europa. Il certificato dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo.
Tre prove alternative da esibire
Come affermato dal commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, il nuovo pass Covid Ue “non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per facilitare gli spostamenti dei cittadini europei” e far ripartire il turismo in vista dell’estate. Il pass offrirà tre alternative per tornare a viaggiare: “Dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione al Covid”.