Dopo il via libera dell’Ema al vaccino AstraZeneca, a seguito dello stop per le verifiche sui casi sospetti di trombosi, da oggi 19 marzo in Italia si comincia nuovamente a somministrare le dosi del prodotto anglo-svedese. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, guarda avanti e annuncia che l’obiettivo comune dell’Unione è la vaccinazione del 70% dei cittadini entro la prossima estate.

“Vaccino sicuro ed efficace”

Secondo quanto annunciato ieri 18 marzo dalla direttrice dell’Ema, Emer Cooke, il vaccino anti Covid di AstraZeneca è “sicuro ed efficace” e “non associato all’aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue”. Per questo l’Italia ha già stabilito di riprende immediatamente, dalle 15 di oggi, la campagna di vaccinazione con il prodotto anglo-svedese. La stessa cosa avverrà in altri Paesi europei. Il via libera definitivo e la conferma della ripartenza sono arrivati nel tardo pomeriggio di ieri con l’ulteriore semaforo verde dall’Aifa. Ma anche con la “soddisfazione” del governo, l’ok del premier Mario Draghi e gli annunci delle regioni sull’imminente ritorno alla vaccinazione.

Il parere definitivo dell’Aifa

“Sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021, pertanto – ha spiegato l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, – Aifa procederà a revocare il divieto d’uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle ore 15″. Dal canto suo AstraZeneca “continuerà a lavorare a stretto contatto con le autorità sanitarie per garantire un uso appropriato del vaccino anti Covid-19”. La multinazionale “riconosce ed implementerà le raccomandazioni del Prac (il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee dell’Ema, ndr), compreso l’aggiornamento delle informazioni sul prodotto”.

Scontro con la Gran Bretagna

Nelle stesse ore in cui in tutta Europa riparte la campagna vaccinale, la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, difende i contratti sui vaccini. Se alcuni Stati avessero avuto il vaccino e altri no, “sarebbe stato devastante per l’unità europea e avrebbe distrutto il mercato unico” ha dichiarato. Von der Leyen annuncia inoltre che AstraZeneca è stata “messa in mora” per i ritardi nelle forniture. E chiede “reciprocità” sull’export di vaccini, rivolgendosi in particolare alla Gran Bretagna.

Obiettivo: l’immunità fra 6 mesi

Secondo la presidente della Commissione l’Europa raggiungerà l’obiettivo di vaccinare il 70% dei cittadini entro l’estate. “Sono estremamente fiduciosa – dice in un’intervista a Repubblica -. Ora siamo concentrati a fare di tutto per ridurre la diffusione del virus aumentando e stabilizzando le forniture dei vaccini. Sono profondamente convinta che capiremo tutti che l’approccio giusto era di stare insieme come Unione europea”.