Chiara Boni Autunno/Inverno 2021-2022: la sfilata sui tetti di Milano
L'omaggio alla città meneghina da parte della stilista internazionale
Un tributo a Milano, capitale italiana per eccellenza della moda e del design, ma anche un forte messaggio di speranza e di resilienza. Chiara Boni sceglie così di presentare la collezione Autunno/Inverno 2021-2022, attraverso uno show digitale ideato da Peter Linderbergh. Una sfilata suggestiva allestita sui tetti iconici della città meneghina, precisamente sul rooftop della Casa del Cedro. La magnifica dimora degli anni Cinquanta situata nel cuore del quartiere di Brera. La sfilata, svoltasi ieri pomeriggio, 19 marzo 2021, ha visto le modelle incedere su una passerella che sembrava sospesa sui palazzi, grazie ad una vista mozzafiato a 360° su Milano.
Chiara Boni Autunno/Inverno 2021-2022: l’inno ad una nuova femminilità
Dopo aver fatto tappa nella sua Toscana, a Forte dei Marmi, con l’originale sfilata Primavera/Estate 2021, Chiara Boni per la stagione Autunno/Inverno 2021, mette in scena un’eleganza spontanea. Una nuova femminilità lontana dagli stereotipi e libera nella manifestazione di una bellezza che non è perfezione, ma celebrazione della personalità. E’ una moda forte, definita, così come nell’heritage della Maison. Le nuove proposte sbirciano nel guardaroba maschile per un look assertivo, sintetico, ma che lascia il segno. Una couture che di certo non disdegna la praticità, data la difficile situazione attuale.
Ed ecco quindi che i volumi si fanno più morbidi e rilassati nelle nuove uniformi da giorno. Una daily couture composta da suits, spezzati e tute in un jersey soffice. Capi che assecondano i movimenti del corpo, ma che al contempo disegnano silhouette impeccabili. Stampe di gusto sartoriale, come check, tweed e Principe di Galles, catturano l’attenzione, amplificando il tocco mannish di pantaloni con pinces indossati con camicie bianche. Creazioni da portare però con bustini operati per un tocco di femminile sensualità. I capispalla, come i caban imbottiti in velluto o in jersey stampato, rivelano forme avvolgenti per un effetto cocoon.
Gli abiti, immancabili nel guardaroba Chiara Boni, spaziano da stili in jersey con scollature a cuore e ruches laterali
Appare il little black dress della stilista che lo propone nei tessuti stretch innovativi ultra sostenibili, adattabili a qualsiasi tipo di fisicità. Proprio a Velvet Mag, riguardo il tubino nero, la Boni aveva dichiarato in esclusiva: “Sono di parte ma dico che nel guardaroba di una donna non dovrebbe mai mancare un piccolo abito nero! Prediligo questo colore insieme al bianco ed il blu. Nei momenti di incertezza basta avere un abito salvavita, La Petite Robe Noire. Chanel affermava che questo vestito abbatte la differenza tra la principessa e la dattilografa. È un abito rassicurante, ora come non mai c’è n’è tanto bisogno. È donante ed è facile da indossare. Basta cambiare gli accessori ed è come se fosse un altro vestito. È sempre la donna che fa l’abito. Devo vedere prima la donna non il vestito.”
Le proposte Chiara Boni spaziano fino al maxi dress in morbido velluto con drappeggi e maniche ornamentali
Compaiono anche i modelli a colonna con colli alla coreana, essenziali ma elegantissimi. Il gioco di texture si arricchisce della consistenza preziosa del lurex e delle paillettes, i cui effetti di luce scintillanti son bilanciati dalla purezza delle forme di abiti e maxi gonne. La collezione mette in scena anche la nuova linea di borse prodotta in licenza dall’azienda italiana Malone Srl. L’ampia collezione di raffinate borse in pelle e velluto, interamente cucite a mano e curate in ogni minimo dettaglio, che va dai modelli eleganti e funzionali pensati per il giorno, fino a clutch da sera con dettagli di cristalli Swarovski.
Nello show digitale Chiara Boni Autunno /Inverno 2021-2022 le musiche della sfilata sono realizzate, ancora una volta, da Thomas Costantin
Un sound che allude ad “une fille au masculine” come la donna Autunno/Inverno 2021-2022 Chiara Boni che, nello styling di Simone Guidarelli, sfila seducente in scarpe maschili. Per realizzare la musica Thomas si è ispirato allo splendido documentario del ’95 “Catwalk” sul lavoro di Lindbergh e ad un estratto di “Fanny e Alexander” di Bergman dove si parla di immaginazione che “fila e tesse nuovi disegni”. Le sonorità di inizio 2000, alla Malcolm Mclaren, vengono unite al main theme “Servizio fotografico” di Bruno Nicolai tratto dal film del 1972 “La dama rossa uccide sette volte”. Per il beauty style, Chiara Boni si è affidata a Julian Watson Agency. Gli hair look delle modelle sono stati realizzati da Cotril grazie all’esperienza di Giovanni Iovino, Global Creative Director del brand, supportato dal team Cotril.
La location Casa del Cedro scelta da Chiara Boni per la collezione Autunno/Inverno 2021-2022 è costituita da due fabbricati separati da un grande albero, un cedro, cha ha suggerito appunto il nome alla costruzione
Il progetto si deve al noto architetto e urbanista Giulio Minoletti che, nel 1950, fece realizzare, con caratteri diversi, prima il fabbricato principale di via Fatebenefratelli e poi il corpo secondario di via Cernaia. I volumi, con il deciso disegno razionalista e i materiali di pregio delle facciate, si riflettono e si impongono sul contesto permettendo si esaltare contestualmente l’abside e il campanile della famosa chiesa che fa da sfondo all’edificazione. L’allineamento dell’edificio residenziale e la separazione dei due corpi, voluta da Minoletti, hanno consentito di preservare il grande cedro e di rendere visibile la chiesa di San Marco anche da lontano. I due fabbricati sono collegati al suolo dal giardino dominato dal cedro e idealmente uniti anche da una passerella aerea che collega la copertura del corpo basso al piano sesto dell’edificio residenziale.
L’uso di materiali di pregio è accompagnato da materiali nuovi per l’epoca, da superfici colorate e da opere d’arte che caratterizzano gli ambienti comuni. All’ interno il soffitto è decorato da un’opera pittorica di Antonia Tommasini, artista che ha lavorato spesso con il progettista. La scala padronale è realizzata in marmo con pavimenti di colore rosso e pareti policrome dai colori tenui. Nel 2018, a sessanta anni dalla costruzione, la Casa del Cedro si è rinnovata senza perdere i suoi connotati originari con un progetto dello studio di architettura ALL OUT LAB di Milano. Nel giardino è stata inserita un’armoniosa scultura bronzea di Antonio Pinna, artista contemporaneo, per riaffermare lo
stretto rapporto tra architettura e arte.
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