Aggiornamento ore 13:00 – Rientra l’allarme tsunami sul versante nord orientale del Giappone dopo la scossa di magnitudo 7.0 della scala Mercalli verificatasi al largo della prefettura di Miyagi. Si tratta della stessa regione del Tohoku colpita dalla triplice catastrofe di 10 anni fa, adiacente alla prefettura di Fukushima. Le autorità hanno segnalato il ferimento di due anziani coinvolte in lievi incidenti domestici, all’interno delle proprie abitazioni, le cui condizioni non risultano gravi. Nessun danno strutturale è stato riscontrato nei centri urbani di Miyagi, e il canale televisivo Nhk parla di condizioni “vicine alla normalità” lungo le aree della costa più colpita dal sisma.

 

Onde alte ma senza danni

Un terremoto molto forte – grado 7.0 della scala Mercalli – è stato registrato nel Nord Est del Giappone oggi 20 marzo. I media nipponici hanno avvertito di un possibile tsunami nella prefettura di Myagi. Secondo l’emittente Nhk, un’onda alta un metro ha già raggiunto le coste di Miyagi. Al momento non si hanno notizie di vittime o danni provocati dal terremoto, che ha fatto oscillare anche gli edifici a Tokyo.

Il Giappone nell’ “anello di fuoco”

Il sisma è stato avvertito alle 10.09 italiane (le 18.09 locali) a una profondità di 60 chilometri. La Japan meteorological agency (Jma) ha lanciato un allarme tsunami e ha classificato l’intensità della scossa in 5 sulla scala nipponica di misurazione massima di 7. Come detto il terremoto è avvenuto nel Nord Est del Giappone. Si tratta dello stesso territorio che dieci anni fa era stato teatro del devastante sisma che causò il disastro della centrale nucleare di Fukushima. Appena un mese fa un altro forte terremoto aveva colpito quell’area del Paese nipponico e aveva causato decine di feriti. Il Giappone si trova nel cosiddetto “anello di fuoco” del Pacifico. È un’enorme zona a intensa attività sismica che si estende fino al Sud Est asiatico.