Cinque donne indimenticabili per glamour e per talento, come Josephine Baker, Marlene Dietrich, Grace Kelly, Marilyn Monroe, Edith Piaf. Sette minuti di un film dal tratto ironico, divertente, anche un filo malinconico e con tanto di finale a sorpresa, che non sveliamo, guardare il corto per credere. Un designer di moda di valore con la passione per il cinema, un’azienda francese oggi fiore all’occhiello di uno dei più rilevanti gruppi italiani di moda e del lusso. E su tutto, quella domanda che da oltre un anno pende nell’aria e sulla testa di aziende, creativi, stilisti, giornalisti e addetti ai lavori del fashion system internazionale.
«Do we show?» la collezione Fall Winter Roger Vivier
Sfiliamo? Oppure ancora no? “Do we show?”, diviene cosi il titolo di testa ideale per presentare cortometraggio e collezione Autunno/Inverno 2021/22, entrambi realizzati da Gherardo Felloni, dal 2018 direttore creativo di valore Roger Vivier. Dunque, se davvero non si può sfilare, giochiamoci un po’ su, come sembra dirci Felloni e come sembrano fare le cinque sosia di altrettanti grandi artiste che furono, per glamour, carattere ed eleganza, le grandi ambasciatrici del marchio, portando in tournée in tutto il mondo l’inconfondibile fascino e savoir-faire del grande Vivier.
“Bisognava farsene una ragione”, racconta il designer aretino, una “vis creativa”, la sua, che lascia il segno unita ad un carattere che non si arrende. “Per questo ho immaginato una storia dove le cinque interpreti sono lì in attesa che inizi una sfilata che in realtà, alla fine, non comincia mai. Un modo per raccontare i nostri tempi difficili non solo per la moda ma anche per l’industria della cultura e dello spettacolo, di cinema, teatri e varietà. E proprio per questo, alla fine, le artiste ospiti di uno show che non arriva mai salgono sul palco e lo spettacolo, a quel punto, lo fanno loro. Una celebrazione e un omaggio di cui però, non vi svelo la fine”, precisa Felloni.
Che lo show abbia inizio dunque, e che prenda il passo delle nuove calzature Vivier , tra queste, must della prossima stagione, i Covered Buckle Platform Boot, stivali tacco 12, ispirati da una foto di archivio della Casa che ritraeva una indimenticabile fan dell’ epoca come Jeanne Moreau. Realizzati nei colori primari, rosso, bianco e nero, ma anche in un artistico Blu Klein, in pelle e in coccodrillo, sono un vero invito di tornare a uscire e divertirsi e ad accompagnare il passo di donne di carattere. Proprio come le protagoniste del fashion film.
“Tutte le clienti, le amiche, le ambasciatrici del mondo Viver hanno sempre avuto una grandissima personalità”, racconta Gherardo Felloni. “A tutte loro è dedicata anche la nuova borsa, la Viv’ Choc Bag, in realtà una pochette da giorno, ma più comoda e più capiente, con una tracolla lunga che, sciolta, potrebbe quasi assomigliare ad un frustino… Ma questo non lo scrivete”, chiosa sorridendo, “che poi magari passo dei guai! La verità è che la borsa è comoda, bella, in pelle morbida come velluto, ma ha anche un carattere deciso, netto, riconoscibile, con la sua fibbia dorata e squadrata, che quasi ti vien voglia di accarezzarla”.
Film e collezione lo dicono chiaramente, “torneremo presto ad uscire, torneremo in pista”, “ma questo non significa”, conclude Felloni, che non ci siano poi altre calzature più casual e più sport del mondo Vivier. Anfibi con fondi alti e loafers che piacciono molto anche ad una clientela più giovane”.
“Scusi, Gherardo, un’ultima domanda. Perché come invito lei ha scelto una classicissima sedia dorata in scala e in miniatura, stile Napoleone III? “, “Ma è ovvio” – conclude il designer – “Perché su quelle sedie che sono un omaggio alla più bella couture, abbiano tutti bisogno di tornare a sedere. E cominciare da lì a riannodare il sogno”.