Il periodo difficile di pandemia mondiale non ha fermato il viaggio ufficiale del principe Carlo in Grecia. L’erede al trono è arrivato in compagnia della moglie Camilla per celebrare il bicentenario dell’Indipendenza greca. Il viaggio diplomatico del principe di Galles si inserisce in un momento storico delicato tra le due nazioni, divise dalla questione dei “marmi” dell’Acropoli.
Il principe Carlo arriva in Grecia: “La terra di mio padre”
La visita ufficiale del principe Carlo in Grecia ha preso il via da un’importante dichiarazione che l’erede al trono ha fatto per sottolineare il legame tra le due nazioni. L’erede al trono ha definito lo stato ellenico come “la terra di mio nonno e della nascita di mio padre“. Il principe Filippo, infatti, è figlio di Andrea di Grecia e Danimarca, a sua volta figlio del re greco Giorgio I. Non è mancato anche un riferimento alla nonna, la principessa Alice, che vi ha vissuto per anni e che “durante gli anni bui dell’occupazione nazista, ha dato rifugio a una famiglia ebrea“.
La coppia è stata accolta ad Atene presso la National Gallery dal Primo Ministro, Kyriakos Mitsotakis. In seguito ha preso parte ad una cena di stato ospitata dalla Presidente della Repubblica, Katerina Sakellaropoulou. Durante il discorso tenuto in quest’occasione, il principe Carlo ha rimarcato il suo affetto e i legami famigliari nei confronti della terra greca.
La questione politica dei “marmi” di Atene
Nel corso della cena di stato, il principe Carlo ha dichiarato di essere profondamente legato alla Grecia: “Oggi, come nel 1821, la Grecia può contare sui suoi amici nel Regno Unito. I legami tra di noi sono forti e vitali e fanno una profonda differenza per la nostra prosperità e sicurezza condivisa. Proprio come le nostre storie sono strettamente legate insieme, così lo è anche il nostro futuro”.
Il richiamo alla fratellanza tra le due Nazioni, però, si inserisce in un momento di tensioni diplomatiche. Al centro della contesa ci sono i marmi di Elgin, che sono attualmente ospitati nel British Museum. Durante un’intervista al quotidiano greco Ta Nea, il Primo Ministro inglese Boris Johnson ha rifiutato le richieste di restituzione delle sculture in Grecia. Mentre i Greci richiedono la restituzione dei marmi, il governo inglese risponde che ciò non avverrà: “Capiamo il sentimento dei Greci ma le statue sono state acquisite legalmente da Lord Elgin in base alle leggi in vigore ai tempi. Sono diventate legalmente proprietà dei fiduciari del British Museum sin dal loro acquisto”. Che il viaggio di Carlo e Camilla sia in grado di calmare le acque intorno alla questione diplomatica?
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