Emilio Pucci rivive nel libro di Vanessa Friedman, che contestualizza la produzione dello stilista e presenta la dinastia della famiglia. Il volume, edito da Taschen, è già un cult. Si tratta infatti di un’edizione limitata a diecimila copie. Ogni esemplare è rilegato con una particolare stoffa tanto che si può scegliere fra dozzine di copertine diverse. Lo stilista, soprannominato il Principe della stampe, aveva un grande occhio per il colore, lo stile e il design. Proprio grazie a questo talento fu in grado di creare una casa di moda diversa da tutte le altre. Il Marchese Emilio Pucci di Barsento fu uno dei grandi pionieri della moda italiana.

Nel 1951 partecipò alla Prima Sfilata di Moda Italiana che si tenne a Villa Torrigiani, dimora fiorentina del conte Giovanni Battista Giorgini. L’attività di stilista però, iniziò casualmente nel 1947, quando la fotografa Toni Frissel, che lavorava per Harper’s Bazaar, immortalò una ragazza che indossava una tuta da neve disegnata da Pucci.

Il libro di Emilio Pucci: i grandi successi dello stilista e le sue muse Jacqueline Kennedy e Marilyn Monroe

Il successo del designer fu immediato tanto da creare una sua collezione di abiti da donna. Agli albori degli anni Cinquanta la sua boutique sull’isola di Capri forniva alle star americane i famosi pantaloni Capri, sciarpe di seta e abiti. Jacqueline Kennedy e Marilyn Monroe indossavano spesso gli abiti dello stilista toscano. A metà degli anni Sessanta la firma Emilio Pucci era sinonimo di un mondo dorato e di un jet set internazionale. Oggi la maison rimane vibrante come sempre, grazie a personaggi quali Victoria Beckham, Elizabeth Hurley e Kyley Minogue che vestono volentieri la griffe italiana.

La storia di Emilio Pucci nel libro ci narra tutta l’intensa vita del famoso fondatore. Il Marchese Emilio Pucci di Barsento era un aristocratico carismatico il cui lignaggio risaliva al quattordicesimo secolo. Si tratta della storia di un’evoluzione e di un successo. Da una piccola ditta di famiglia si arriva a una catena internazionale con 47 boutique, ma anche il racconto di un’innovazione. Pucci è stato il primo ad avere un logo e il primo a diversificare firmando abbigliamento sportivo, interni e accessori.

Pucci ha introdotto un tessuto leggero e stampato a colori vivaci che si è contraddistinto nel tempo pur evolvendosi e migliorandosi di continuo

Il libro su Emilio Pucci mette in luce un materiale unico: centinaia di fotografie, disegni e scatti dagli archivi privati. La storia della griffe è raccontata da Vanessa Friedman (fashion editor del Financial Times), con prefazione di Laudomia Pucci, figlia dello stilista e CEO dell’azienda. Il volume rende omaggio allo stilista attraverso capitoli tematici, aneddoti e citazioni, ripercorrendo la sua vita e l’evoluzione di un marchio simbolo della moda italiana. Dall’ azienda di famiglia a grande Maison, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’ultimo direttore artistico Peter Dundas. Tra i primi successi di Pucci vanno ricordati la linea di vestiti di seta stampata senza pieghe. “The Prince of Prints” così viene riconosciuto per circa trent’anni dalla stampa del mondo anglosassone.

Nel 1954 gli viene assegnato il più prestigioso dei trofei, il “Neiman-Marcus Award”, per l’encomiabile opera resa nel campo della moda. Il designer ebbe un rapporto speciale con la città dei suoi antenati, Firenze e il Palazzo Pucci. Qui stabilì il quartier generale della sua casa di moda, dove infatti si trova tuttora. L’indirizzo stesso della maison, come pochi al mondo potevano vantare, era di per sé un vanto e rifletteva la sua origine nobile: “Marchese Emilio Pucci, Palazzo Pucci, Via de’ Pucci 6, Firenze“.

Taschen ha realizzato anche una versione extra-lusso da collezione del libro Emilio Pucci in formato XL: l’ Art Editor disponibile in 120 copie

Il volume è corredato da un foulard in seta vintage firmato da Laudomia Pucci proveniente dall’archivio Pucci. Nel corso della sua vita lo stilista ha applicato le sue creazioni ai campi più disparati, ricevendo sempre ammirazione e riconoscimenti, grazie al suo stile fresco ed elegante. Molto popolare negli Stati Uniti, disegnò persino lo stemma per la tuta degli astronauti della NASA per la missione dell’Apollo 15 e anche le divise per le hostess e i piloti. Le attività di stilista si allargarono alla moda maschile, ai profumi, alla produzione di ceramica per la casa. Il libro di Emilio Pucci si annuncia come il nuovo coffee table book must have per eccellenza. Per i collezionisti esiste addirittura l’Edizione Vintage Art, stampata in sole cinquecento copie numerate e rilegata con tessuti vintage degli archivi Pucci, accompagnata da quattro stampe artistiche di disegni originali della griffe.

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