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Covid, 70mila agenti per il weekend di Pasqua. Draghi: “A luglio immunità in tutta Europa”

Sotto stretto monitoraggio gli spostamenti su strade, treni e aeroporti

Cominciata la settimana santa che porterà alla domenica di Pasqua 4 aprile, si intensificano i controlli sulle strade, sui treni e negli aeroporti. Più di metà Italia è in zona rossa e dal 3 al 5 aprile (Pasquetta) lo sarà indistintamente tutto il Paese. Un lockdown come a Natale. Niente spostamenti fra regioni né verso le seconde case, né fuori dal proprio Comune. Decine di migliaia gli uomini e le donne delle forze dell’ordine schierati dal Viminale. Il premier Draghi intanto prova a rassicurare: in estate l’Italia e l’Europa tutta dovrebbero aver raggiunto l’immunità dal Coronavirus.  

Fine settimana di controlli

Il Viminale schiera 70mila uomini per vigilare sul rispetto delle norme anti-Covid nel weekend di Pasqua. Nel mirino soprattutto feste private e titolari di bar e locali che sfidano le restrizioni per non rinunciare all’incasso. L’indicazione è però di agire con quello che la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, definisce “un profondo senso di umanità”. Intanto il Lazio passa da oggi 30 marzo in zona arancione. Sull’attuazione del piano vaccini il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il commissario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, riferiranno alle commissioni riunite Affari sociali di Camera e Senato.

“Ritrovare il gusto del futuro”

Programmare le riaperture, tornare ad avere “gusto del futuro”, immunità di gregge a luglio. Tre punti chiave nelle parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ieri 29 marzo ha incontrato le Regioni sul piano vaccini anti Covid. Occorre ridare speranza al Paese, ha rimarcato. “Bisogna cominciare ad aver di nuovo il gusto del futuro. Occorre uscire da questa situazione di inattività. Sono certo che, tutti insieme, raggiungeremo qualunque obiettivo. Questa è la mia certezza, non è una speranza né un pronostico”, ha detto il premier.

La campagna vaccinale migliora

Il presidente del Consiglio rinnova dunque l’invito a iniziare a guardare al futuro con ottimismo, sottolineando come la campagna vaccinale stia andando migliorando continuamente e rapidamente. Gli obiettivi prefissati per aprile e maggio, in riferimento alle forniture di vaccini e al numero delle vaccinazioni, pari al mezzo milione di vaccinati al giorno, non sembrano più così lontani.

“Dosi per l’immunità entro l’estate”

Per quanto riguarda le forniture dei vaccini per i prossimi mesi la Commissione Europea ha assicurato che le dosi dovrebbero essere più che sufficienti. Obiettivo: raggiungere l’immunità per il mese di luglio in tutta l’Europa. Così, ancora il premier Draghi, durante la riunione con le Regioni. “Un incontro molto positivo: governo centrale e Regioni condividono obiettivi e strategie per velocizzare al massimo la campagna vaccinale – afferma in una nota Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali e le autonomie -. Il presidente del Consiglio ha rassicurato le Regioni e ha confermato la piena disponibilità dell’esecutivo a sostenere gli sforzi che stanno facendo. Le vaccinazioni sono a una svolta, grazie anche al lavoro del Commissario per l’emergenza Figliuolo, del capo Protezione Civile Curcio, del ministro della Salute Speranza e delle Regioni.”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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