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Arrestato un militare italiano: avrebbe dato carte segrete a un ufficiale russo. La Farnesina convoca l’ambasciatore

L'operazione è scattata dopo un'attività informativa

Un ufficiale della marina militare italiana è stato arrestato dai carabinieri del Ros, i quali lo hanno fermato assieme a un ufficiale delle forze armate russe. Su entrambi pesa l’accusa di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato. L’intervento è avvenuto in occasione di un incontro clandestino tra i due. I carabinieri li hanno sorpresi mentre l’ufficiale italiano cedeva all’altro dei documenti in cambio di soldi.

L’intervento dei carabinieri e dei servizi segreti

La posizione del cittadino straniero è tuttora al vaglio in relazione al suo status diplomatico. Il capitano di fregata della marina militare e l’ufficiale accreditato presso l’ambasciata della federazione russa sono stati fermati ieri sera 30 marzo. A intervenire, come detto, i carabinieri del Ros, sotto la direzione della Procura di Roma. L’Agenzia Informazioni Sicurezza Interna ha condotto l’attività informativa, con il supporto dello Stato maggiore della Difesa.

Convocato l’ambasciatore russo

In relazione a quanto riportato dagli organi di stampa circa l’operazione condotta dai carabinieri del Ros, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, la Farnesina ha reso noto un aspetto importante. Il Segretario Generale del Ministero degli affari esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato al Ministero questa mattina 31 marzo – su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio – l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov.

I documenti in gioco

Documenti classificati esclusivamente di natura militare. È quanto il capitano di fregata arrestato oggi dalla Procura di Roma ha consegnato all’ufficiale dell’esercito russo. Lo scambio, in base a quanto riporta l’Ansa, sarebbe avvenuto in cambio di denaro in un parcheggio della Capitale dove i due sono stati bloccati dai carabinieri del Ros. Si tratta di copie di documenti che erano all’attenzione dello Stato Maggiore della Difesa.

Il commento dell’Ambasciata di Mosca

“Confermiamo il fermo il 30 marzo a Roma di un funzionario dell’ufficio dell’Addetto Militare. Si verificano le circostanze dell’accaduto. Per adesso riteniamo inopportuno commentare i contenuti dell’accaduto. In ogni caso ci auguriamo che quello che è successo non si rifletta sui rapporti bilaterali tra la Russia e l’Italia”. Lo riferisce in una nota l’ambasciata russa a Roma.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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