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Tennis, a Miami sfuma il sogno di Sinner ma il talento azzurro sale in classifica: 10 italiani nella Top 100

Jannik sconfitto dall'amico e compagno di doppio Hubert Hurkacz

“Oggi non è stata la nostra giornata, ma abbiamo fatto grandi miglioramenti”. Così Jannik Sinner, 19 anni, il nuovo astro nascente del tennis italiano, con flemma senza perdere il buonumore, ha commentato la sua sconfitta nella finale del torneo Miami Open contro il suo amico, compagno di allenamenti e di doppio Hubert Hurkacz. La sfida tra i due è finita con un abbraccio e tanti sorrisi.

I complimenti a Hurkacz

“Complimenti, in questi dieci giorni hai dimostrato tutto il tuo talento. Sei il mio migliore amico sul circuito, sono orgoglioso della persona che sei. Spero che giocheremo ancora il doppio insieme” ha detto Sinner durante la cerimonia di premiazione. Hubert Hurkacz, l’amico-avversario polacco, ha cominciato il match molto meglio, ingranando le battute giuste, rubandogli il servizio, e portandosi rapidamente in vantaggio. Per entrambi quella di domenica 4 aprile era la prima finale in un Master 1000. La sfida si è chiusa con il punteggio di 7-6 6-4 per Hurkacz in appena un’ora e 40 minuti di gioco sul campo in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL) in Florida.

Tennis italiano sul tetto del mondo

Quella di Jannik Sinner non è però una caduta. L’Italia festeggia il record di tennisti tra i primi 100 del mondo. Sono ben 10 i giocatori azzurri tra i primi 100 del ranking ATP, la classifica mondiale stilata settimanalmente dal massimo organo professionistico. Si tratta di numeri incredibili: solo Francia e Spagna hanno più giocatori (11) tra i migliori 100, ma sono in media molto più anziani dei nostri.

Jannick balza al 23º posto

E per Sinner arriva un nuovo record. L’altoatesino è il terzo tennista azzurro in ranking dopo Matteo Berrettini (numero 10) e Fabio Fognini (18). Appena più dietro si trova Lorenzo Sonego (34), poi più distaccato Stefano Travaglia (68). A completare il quadro dei “Dieci cavalieri azzurri” sono Salvatore Caruso (87), Lorenzo Musetti (90), Gianluca Mager (91), Marco Cecchinato (93) e Andreas Seppi (96). Ma l’Italia esulta non solo per i tanti campioni in top 100, ma anche per la loro età anagrafica. Sinner e Musetti hanno 19 anni, Berettini 24, Sonego 25, Mager 26, Caruso e Cecchinato 28, Travaglia 29. Sopra i trenta solo Fabio Fognini (33 anni) e Andreas Seppi (37).

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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