Nella giornata di oggi, 9 aprile, festeggiamo il compleanno numero 73 di una delle artiste più celebri e caratteristiche del panorama musicale italiano. Ci riferiamo a Patty Pravo, pseudonimo di Nicoletta Strambelli. Il tempo purtroppo passa per tutti, ed oggi la “ragazza del Piper” non è più giovanissima. Questo non significa affatto che il suo sguardo, la sua attitudine e la sua sensualità siano differenti da quelle che abbiamo imparato a conoscere già dalla fine degli anni ’60. Perché in effetti il primo grande successo di Patty Pravo, ossia La Bambola è addirittura datato 1968.
Nata e cresciuta a Venezia, Patty Pravo ha sempre avuto una personalità molto forte e decisa. Dopo una breve esperienza a Londra, ancora ragazzina, si trasferisce a Roma. Qui, come anticipato, inizia a frequentare e ad esibirsi in diversi locali, tra cui il Piper. Questo al tempo era frequentato da artisti di spicco come Arbore, Tenco e moltissimi agenti che la notano. È proprio in questo periodo che il suo nome d’arte cambia, da Guy Magenta a Patty Pravo.
Patty Pravo, un’artista come poche
Parliamo in ogni caso di un’artista davvero eclettica, capace di spaziare dal pop più commerciale al cantautorato nell’arco della sua cinquantennale carriera. Il suo timbro vocale è realmente unico e riconoscibile tra mille: questo l’ha indubbiamente aiutata a divenire il personaggio che è oggi. Perché pensare che Patty Pravo sia un patrimonio solo italiano sarebbe riduttivo. La sua reputazione in effetti è molto alta anche oltreoceano, dove la cantante conserva amicizie importanti nel mondo dello showbiz ancora oggi.
Anche i giovani di oggi conoscono perfettamente il personaggio di Patty Pravo. L’artista infatti è spesso ospite di programmi televisivi , dove la sua arguzia non risulta mai scontata. E poi, diciamoci la verità, alcuni dei suoi pezzi, come Pensiero Stupendo o Pazza Idea non potranno mai essere cancellati dal patrimonio artistico e musicale nostrano. Ancora tanti auguri!
LEGGI ANCHE: Patty Pravo e la confessione shock: “Sono stata in carcere e fumavo le canne con Jimi Hendrix”