Il 12 aprile 2021 sarà una data che gli inglesi ricorderanno anche in futuro. Per decisione del governo britannico, in Inghilterra (e in tutto il Regno Unito) oggi possono riaprire tutte le attività commerciali “non essenziali” rimaste sbarrate fino allo scorso weekend durante lunghi mesi di lockdown anti Covid.
Vicini all’immunità di gregge
Quella Gran Bretagna che era diventata oggetto di prese in giro da parte degli altri europei, perché ritardataria sull’adozione di drastiche misure contro il Coronavirus, adesso arriva prima di tutti. E prova, dunque, a ripartire sul serio. Nel Regno Unito i contagi di Sars-CoV-2 sono crollati. In questi giorni le vittime quotidiane del Coronavirus si contano sulle dita di due mani, non di più. E sono circa 40 milioni i cittadini che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. L’Isola è vicina alla soglia della famigerata “immunità di gregge”. Ossia il livello di immunizzazione di massa in grado di rendere sostanzialmente non pericolosa la circolazione del virus.
Code a Oxford Street
È così che stamani 12 aprile si sono registrate lunghe file davanti ai negozi e agli esercizi commerciali in diverse città del Regno Unito. Come a Londra, nelle celebre Oxford Street. Un modo, anche questo, di “festeggiare” la fine del lockdown deciso a dicembre 2020 dalle autorità britanniche per contrastare la pandemia da covid-19. Scatta la fase due della road map stabilita dall’esecutivo di Boris Johnson per la graduale riapertura del Paese. Si comincia dai pub col servizio all’aperto, dai negozi di beni anche non essenziali, parrucchieri e centri estetici, persino le palestre.
Ma le polemiche non mancano
Riaperture sì, dunque. Tuttavia con misura ed entro le regole anti Covid ancora in vigore. Per questo scattano le prime indagini di polizia e le prime minacce di multe. Tra i casi limite quello di un pub di Coventry, finito sotto investigazione da parte delle autorità locali. Avrebbe riaperto fin dalla mezzanotte scorsa consentendo l’assembramento dinanzi all’ingresso di decine e decine di persone ben poco distanziate fra loro. L’esercizio, che si trova nella zona universitaria della città, è stato preso d’assalto fin da subito e alcuni video postati sui social media hanno mostrato all’esterno una ressa di oltre 100 avventori.