Lachifarma va spedita verso la riconversione di uno dei suoi impianti per il vaccino anti Covid
L’importante sfida di produrre eccellenza tecnologica al Sud Italia
E’ iniziata la riconversione di uno degli stabilimenti dell’azienda farmaceutica Lachifarma, con sede a Zollino, in vista della produzione di vaccino anti covid-19. Dopo l’inserimento dell’azienda all’interno della road map europea per la produzione aggiuntiva di vaccino anti Covid, e la presenza oramai acclarata di Lachifarma all’interno della rosa italiana delle aziende indicate dal Mise a questo scopo, è tutto davvero a buon punto perché l’azienda salentina diventi una delle protagoniste della rinascita tecnologica e industriale del Sud Italia.
Inoltre il Mise sta strutturando la risposta italiana in vista della futura produzione di vaccino anti Covid. Ciò fa sì che il Belpaese possa essere in grado di rispondere adeguatamente a qualsiasi emergenza sanitaria. E questo forte anche delle informative fornite dal ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Proprio lui nella seduta del Senato dell’8 aprile ha affermato di puntare ad un polo farmaceutico italiano.
Lachifarma è stata inoltre contattata da diverse società estere detentrici di brevetto per vaccino anti covid-19
“Visto l’andamento spedito dei lavori di riconversione, afferma il Vice Presidente di Lachifarma, Luciano Villanova, stiamo lavorando alacremente affinché si possa guadagnare qualcosa sul periodo di dodici mesi. Il tempo stimato per la produzione industriale del vaccino che sarà a noi affidato”.
Lo scorso mese il Luciano Villanova aveva dichiarato di essere in trattativa con i player principali per la produzione nello stabilimento di Zollino, in provincia di Lecce, del vaccino anti Covid. “Giorno dopo giorno, ci potrebbero essere novità importanti”. Così aveva dichiarato all’Adnkronos Luciano Villanova, Vice Presidente di Lachifarma, azienda farmaceutica italiana che nel proprio stabilimento di Zollino, in provincia di Lecce, in Puglia, ha investito 20 milioni di euro, “di risorse proprie”. L’imprenditore aveva chiarito all’ Adnkronos che la riconversione dell’impianto sarebbe stata utile per produrre vaccini anti Covid.
“La nostra, – spiega Villanova all’Adnkronos – è un’azienda farmaceutica che produce specificità medicinali, per conto proprio e per conto terzi, all’estero e in Italia. Annovera tra i propri clienti principali le big pharma. A novembre scorso vi è stata una call dell’Unione europea che invitava le aziende farmaceutiche a riconvertire i propri stabilimenti per la produzione di vaccini anti covid-19. Noi abbiamo deciso immediatamente di accogliere positivamente la call. Abbiamo dato lo start al processo di riconversione di uno dei nostri stabilimenti di proprietà. Quello di Zollino, in provincia di Lecce, in Puglia, per permettervi la produzione di vaccini anti Covid”, sottolinea l’imprenditore.
Lachifarma è un’azienda interamente italiana, di Proprietà della famiglia Villanova, vanto del Belpaese nel mondo
L’investimento messo in campo per la riconversione dell’impianto è stato di 20 milioni di euro, interamente finanziato le risorse personali del Gruppo. Per Villanova oggi l’Italia è strategica nella mappa geo-politica della produzione di vaccini. Diviene quindi di fondamentale importanza che sia stata la prima azienda italiana a puntare alla produzione dei vaccini in maniera così energica e decisa.
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