Covid: in Europa oltre 100 milioni di vaccinati, anche von der Leyen. Il Regno Unito: “Da noi salvate 10mila vite”
Arrivano i primi risultati delle campagne vaccinali in corso
I dati del dipartimento della salute britannico mostrano la validità dei vaccini anti Covid. “Hanno salvato almeno 10mila vite nel Paese”, sostengono le autorità sanitarie. Lo ha sottolineato un portavoce di Downing Street, riconoscendo “l’effetto delle vaccinazioni su ricoveri e morti”. Finora in Gran Bretagna sono state somministrate oltre 40 milioni di dosi. Il governo ha comunque invitato tutti i britannici a “continuare a rispettare le restrizioni”.
La presidente pubblica le foto
E per quanto riguarda l’Unione europea ha ricevuto la prima dose del vaccino anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “Dopo aver superato 100 milioni di vaccinazioni nell’Ue, sono molto contenta di aver ricevuto la prima dose di vaccino” ha scritto sui social. La presidente ha pubblicato su Twitter le foto per documentare la somministrazione (in alto al centro). “Le vaccinazioni aumenteranno ulteriormente, poiché le consegne stanno accelerando in tutta l’Unione – ha dichiarato -. Più rapidamente vacciniamo, prima possiamo controllare la pandemia”.
Italia, si discute ancora dei criteri di priorità
Il criterio dell’età per l’accesso alle vaccinazioni anti-Covid “è stato strategico. Tutte le Regioni devono attenersi a queste indicazioni”. Lo ha detto alla Camera il ministro della Salute, Roberto Speranza. Intanto il commissario Figliuolo afferma che a maggio si avrà “una potenza di fuoco superiore alle 500 mila somministrazioni al giorno”. Dal canto suo il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede un Consiglio dei ministri prossima settimana per programmare le riaperture.
“Johnson & Johnson? Il caso si risolverà”
Da Novara, dov’era in visita al polo vaccinale, è invece intervenuto il commissario per l’emergenza Covid, il generale Figliuolo. Il vaccino Johnson&Johnson, ha detto, “sarà disponibile, la questione si risolverà a breve e ci aiuterà nella campagna vaccinale. Sei casi di effetti collaterali gravi per i quali non è ancora accertato il rapporto causa-effetto su 7 milioni di dosi non dovrebbero allarmarci: è fisiologico”. “Mettere in sicurezza i cittadini per far ripartire il Paese: è questo il nostro obiettivo“, ha sottolineato.