Vaccinazioni anti Covid, è record: 347mila in un giorno. Ma in Italia aumentano i No Vax
Resta lontana la soglia delle 500mila somministrazioni quotidiane
Nella giornata del 16 aprile si sono somministrate in Italia 347.279 dosi di vaccino contro il Coronavirus. Il dato, reso noto dal Commissariato all’emergenza, guidato da Francesco Paolo Figliuolo, costituisce un record. Finora mai così tante dosi erano state inoculate in un solo giorno. Si tratta di una cifra (circa 350mila) che resta comunque ancora lontana dalla soglia delle 500mila somministrazioni quotidiane a cui vuole arrivare il premier Draghi.
Una dose a oltre 10 milioni di italiani
In pratica, in Italia oggi oltre 10 milioni di persone – su 60 milioni di abitanti – hanno ricevuto almeno una dose di un vaccino anti Covid. Sono cittadini che hanno quindi una qualche forma di protezione. Di questi, più di 4,2 milioni hanno fatto anche il richiamo. “Nel 2022 una delle possibilità è di avere una terza dose contro le varianti per i vaccini ora a due dosi”, ha dichiarato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
La pandemia nel mondo, il caso degli Usa
La situazione mondiale della pandemia non fa ben sperare, d’altra parte. Il numero di decessi globali dovuti al Covid-19 ha superato i 3 milioni di persone. Il calcolo è dell’americana Johns Hopkins University, che con la sua mappa interattiva segue dall’inizio il bilancio di contagi e decessi legati al virus. Secondo i dati del suo centro di ricerca, al mattino di oggi, 17 aprile, nel mondo si contano 3 milioni e 25 morti dovuti al Covid-19, mentre il numero complessivo di casi ha superato i 139,9 milioni. Gli Stati Uniti hanno registrato il maggior numero di morti al mondo – 566.224 persone -, con un totale di 31.575.640 casi.
Italia, i No Vax crescono di numero
Le notizie riguardanti gli eventi avversi causati da alcuni vaccini stanno però determinando inquietudine in una parte della popolazione italiana. Lo scrive Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera. Rispetto a due settimane fa, al crescere del numero delle persone vaccinate non accenna a diminuire la quota di coloro che non sono sicuri di volersi vaccinare. Ma c’è anche chi preferirebbe valutare quale vaccino fare tra quelli disponibili (20%). Non solo. Aumenta la quota di coloro che dichiarano esplicitamente di rifiutare il vaccino (dall’8% al 12%). La preoccupazione è più diffusa tra le persone di condizione economica medio-bassa e bassa. Sono tra questi, scrive ancora Pagnoncelli, i “cauti” e i “no-vax”. Rappresentano rispettivamente il 38% e il 41%, contro il 32% del dato medio nazionale e il 22% delle persone abbienti.