Prince, domani 21 aprile, cinque anni dalla morte: il suo talento vivrà in eterno
Circa il 70% della musica scritta da Roger Nelson è ancora inedita
Domani si celebrerà il quinto anniversario dalla morte di Prince, uno dei talenti più puri e cristallini che la musica americana ci abbia mai regalato. Il suo prematuro decesso avvenne il 21 aprile del 2016 a soli 58 anni. Questo fu causato da un’overdose di un farmaco oppioide assunto all’interno della sua dimora di Paisley Park, in Minnesota. Quest’ultima, negli anni, era divenuta una vera e propria “tana” per Roger Nelson (il suo nome di battesimo). All’interno degli studi costruiti tra le mura infatti Prince passava la gran parte delle sue ore, dando sfogo al suo immenso talento artistico e di conseguenza ampliando a dismisura il proprio catalogo di canzoni.
Queste, almeno secondo chi è sempre stato vicino all’artista, sono un quantitativo impressionante, che dovrebbe sfiorare le ottomila unità. Se pensiamo al fatto che Prince ha pubblicato oltre 30 album di inediti in studio in quasi quaranta anni, possiamo calcolare che circa un 70% delle sue composizioni sono ancora inedite. Tutto ciò che è invece pubblicato è bastato però a renderlo uno dei personaggi più amati della musica mondiale. Per rendere l’idea, si pensi solo a canzoni indimenticabili come Purple Rain o Kiss.
Prince: patrimonio mondiale della musica
Dotato di una vocalità fuori dal comune, Prince era anche un polistrumentista di livello internazionale. Nasceva come chitarrista, ma non sfigurava affatto di fronte ad un pianoforte. Stesso discorso vale per una performance coreografica da mettere in piedi sul suo palco. Uno dei suoi ultimi tour mondiali, quello del 2010, prese il nome di “Welcome 2 America“, mutuandolo da un disco di inediti che sarebbe dovuto uscire in quel periodo.
Al tempo Prince decise di rimandare l’uscita dell’album, salvo poi perdere la vita prematuramente. Proprio tale progetto sarà invece finalmente pubblicato e reso disponibile all’ascolto degli appassionati dal prossimo 30 luglio. Se la questione del catalogo musicale fosse veritiera, potremmo ascoltare la voce di Prince nelle nostre casse per ancora moltissimi anni, alimentando la sua leggenda all’infinito.
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