Una dolorosa corsa contro il tempo per salvare 53 persone. In Indonesia i soccorsi navali stanno cercando senza sosta in queste ore un sottomarino militare scomparso a circa 100 chilometri dalla costa di Bali, ieri 21 aprile. A bordo sono appunto in 53 ma hanno ossigeno soltanto per altre 72 ore. La Marina indonesiana ha mobilitato sei navi da guerra, un elicottero e 400 persone.

A 700 metri sotto il livello del mare

Anche i vicini Singapore e Malaysia hanno inviato le loro navi. Usa, Australia, Francia e Germania hanno offerto aiuto ma potrebbe essere determinante quello dell’India, esperta nei ritrovamenti in mare. Il mezzo sparito è un KRI Nanggala 402 di fabbricazione tedesca. Il sottomarino era impegnato in un’esercitazione che prevedeva il lancio di siluri quando, alle 3 del mattino ora locale, ha chiesto l’autorizzazione a immergersi in acque profonde. Mercoledì 21 aprile è stato rilevato un possibile segnale della presenza della nave, che potrebbe trovarsi a una profondità di 700 metri nell’oceano. Si è registrata un’anomala fuoriuscita di petrolio nell’area in cui è avvenuta l’immersione.

Sabato l’ultima deadline

Le riserve di ossigeno del sottomarino in caso di blackout durano 72 ore”, ha detto ai giornalisti il capo di stato maggiore della marina indonesiana, Yudo Margono. “C’è tempo fino a sabato intorno alle 3:00 del mattino. Speriamo di riuscire a trovarli prima di allora”. Esperti di difesa hanno avvertito del rischio che il sottomarino si possa andare a frantumarsi in mille pezzi se fosse affondato a una profondità di 700 metri.

Tre sedi operative della Marina

L’Indonesia come nazione non è nuova alle operazioni sottomarine e aveva gestito una flotta di sottomarini dell’era ex sovietica negli anni ’60 e ’70, riporta TheSpuzz.com. Per quanto riguarda le sedi operative della Marina, nel Paese asiatico ci sono tre flotte chiave. La flotta occidentale di stanza a Giacarta, la flotta centrale a Makassar e la flotta orientale con sede a Sorong. Lo scorso marzo, l’Indonesia ha ricevuto la consegna di un terzo importante sottomarino. Adesso il tragico incidente che rischia di portare lutti e dolore. Ma non è ancora detta l’ultima parola. La lotta per salvare i membri dell’equipaggio non si ferma.