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Covid: coprifuoco alle 22 e ristoranti al chiuso dal 1 giugno. Decreto riaperture: strappo della Lega

Dal 26 aprile l'Italia, quasi tutta in zona gialla, prova a ripartire

Conferma del coprifuoco alle ore 22 nel nuovo decreto Covid sulle riaperture. Ma il governo si spacca. La Lega non vota a favore e si astiene. Aveva chiesto invano di posticipare alle 23 l’inizio del coprifuoco notturno. In compenso, dal 1 giugno, i ristoranti potranno aprire anche al chiuso ma soltanto a pranzo. 

Draghi irritato con Salvini

Il premier Mario Draghi tiene la sua linea: riaprire ma con gradualità. Ragionamento che il premier aveva fatto già alla cabina di regia della settimana scorsa quando si era deciso di dare luce verde ai ristoranti all’aperto anche a cena ma mantenendo, almeno per un primo periodo, il coprifuoco alle 22. Per questo, quando alla riunione pre-Cdm la Lega torna in trincea sulle 23 sul tavolo scende il gelo. E Draghi – spiegano all’Ansa fonti ministeriali presenti all’incontro – manifesta apertamente la sua irritazione. Per quello che è un cambio di linea rispetto a decisioni prese collegialmente pochi giorni fa. Il testo, sui nodi del coprifuoco e dei ristoranti al chiuso (accessibili la sera non prima dell’inizio di giugno), è confermato. Ma le ferite, in maggioranza, restano.

A metà maggio il “tagliando”

Previsto comunque un tagliando, a metà maggio, per il decreto legge varato in serata di ieri 21 aprile. Ma Pd, M5s e Leu replicano al Carroccio: “C’è stato stato un susseguirsi di ultimatum che minano l’unità“. E il ministro per le Autonomie Mariastella Gelmini, in quota Forza Italia, si dice “soddisfatta” del provvedimento anche se “si può migliorare rimediando a incongruenze su ristorazione, sport e wedding”. Ma ci sono disposizioni che vanno oltre le questioni interne: gli Stati Uniti hanno infatti raccomandato ai connazionali di “non viaggiare” in Italia elevando a livello massimo – il 4 – il rischio Covid, così come fatto con l’80% dei Paesi mondiali.

Ristoranti: regole ferree

Riaprono, in ogni caso, i ristoranti ma con regole ferree. Il calendario per il Paese è ormai deciso. Si ripartirà lunedì prossimo 26 aprile e tra i primi a farlo saranno i ristoratori: in zona gialla, fino a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all’aperto. Dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo.

Cinema, musei, spettacoli e sport

Sempre in area gialla riapriranno con specifici protocolli teatri, cinema e spettacoli e i musei. Dal 15 maggio sarà consentita l’attività nelle piscine scoperte. Anche se fin dall’entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all’aria aperta, sarà permesso frequentare le palestre al chiuso in zona gialla soltanto dal primo giugno, data in cui saranno aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di interesse nazionale. Ma sarà possibile autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza anche prima, con l’eventuale possibilità di una deroga al numero massimo di spettatori, fissato a mille per le strutture all’aperto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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