Addio a Milva, il mondo della musica e della cultura è in lutto
Se ne va a 82 anni una grande interprete della canzone italiana e non solo
È morta Milva. Cantante e attrice, aveva 81 anni. Sofisticata interprete prediletta di autori, registi e compositori come Giorgio Strehler e Astor Piazzolla, Franco Battiato e Vangelis, Luciano Berio ed Ennio Morricone, si è divisa tra musica e teatro. Nel 2010 aveva abbandonato le scene.
La “Pantera di Goro”
La grande Milva era detta storicamente la “Pantera di Goro”, così soprannominata dalla sua città natale, in provincia di Ferrara. Si è spenta nella sua casa nel centro di Milano. Milva, pseudonimo di Maria Ilva Biolcati, era nata il 17 luglio 1939. È stata una storica interprete della canzone italiana, ha riscosso un successo mondiale ottenendo particolare consenso, oltre che in Italia, anche in Germania.
Il sodalizio artistico con Battiato
Nel 2010 Franco Battiato aveva scritto e prodotto per lei un terzo album, intitolato Non conosco nessun Patrizio. Un lavoro apprezzatissimo dal pubblico tanto da balzare immediatamente nella top 20 dei dischi più venduti in Italia. Fu in quel momento che Milva annunciò il suo addio alle scene, almeno per quanto riguarda le esibizioni dal vivo. Un fatto che avveniva dopo mezzo secolo di palcoscenico vissuto in tutto il mondo.
Il ritiro dalle scene
“Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico – aveva dichiarato Milva -. E anche alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata. Oggi questa magica e difficile combinazione forse non mi è più accessibile. Per questo, dato qualche sbalzo di pressione, una sciatalgia a volte assai dolorosa, qualche affanno metabolico; e, soprattutto, dati gli inevitabili veli che l’età dispiega sia sulle corde vocali sia sulla prontezza di riflessi, l’energia e la capacità di resistenza e di fatica, ho deciso di abbandonare definitivamente le scene”. Voglio fare, aggiunse, “un passo indietro in direzione della sala d’incisione, da dove posso continuare ad offrire ancora un contributo pregevole e sofisticato”.