Covid, ingresso in Italia vietato a chi arriva dall’India. Recovery Plan: disco verde dall’Europa
Stop ai voli dal Paese asiatico dove la pandemia sta dilagando
C’è un primo “disco verde” dell’Europa al Recovery Plan italiano. Il premier Mario Draghi annuncia nel Cdm notturno l’intesa raggiunta con Bruxelles sul Piano da oltre 200 miliardi. Sul fronte della lotta al Covid si registra l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che vieta l’ingresso in Italia a tutti coloro che siano stati in India nelle ultime due settimane.
L’ordinanza di Speranza
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha varato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso nel nostro Paese a chi proviene dall’India. “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India – ha annunciato il ministro -. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena“.
Cosa succede in India
Nel grande Paese del sud dell’Asia la pandemia di Covid sta dilagando. Negli ultimi tre giorni si è verificato un milione di nuovi contagi. Il dato è da considerare comunque in rapporto alla popolazione: 1,4 miliardi di persone. A preoccupare è la nuova variante che ha provocato un’accelerazione dei nuovi casi. Così l’Italia si aggiunge alla lista di Paesi che in queste ultime ore hanno imposto il blocco dei voli dall’India. O comunque imposto una stretta sui collegamenti. Si va dal Canada alla Gran Bretagna, dall’Iran al Kuwait fino alla Germania.
Draghi telefona alla von der Leyen
Tornando al nostro Paese e al Recovery plan si registra la telefonata tra il premier Draghi e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue. Sarebbe stato questo il fatto decisivo che ha sbloccato l’impasse sul Recovery italiano. Fra i punti più importanti l’impegno alla proroga del superbonus del 110%. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, valuterà a settembre la proroga al 2023. “Prendere un impegno sulla proroga è importante non per un capriccio del Movimento 5 Stelle, ma perché bisogna dare certezze a imprese e cittadini su una misura ampiamente richiesta e che è un motore per la transizione ecologica”, sottolinea il capodelegazione M5s, Stefano Patuanelli.
Al Sud il 40% dei fondi
Al Sud andranno circa 82 miliardi, il 40% dei fondi europei che arriveranno in Italia grazie al Recovery plan. Il Piano è fortemente orientato all’inclusione di genere e al sostegno all’istruzione, formazione e occupazione dei giovani e contribuisce a ciascuno dei sette progetti di punta (European flagship) della Strategia annuale sulla crescita sostenibile dell’Ue. Gli impatti ambientali indiretti sono stati valutati e la loro entità minimizzata, in linea con i principi che ispirano il Next Generation Eu.