Anthony Hopkins ha trionfato alla premiazione degli Oscar vincendo la statuetta come miglior attore protagonista. La sua interpretazione nella pellicola The Father ha conquistato tutti e va a coronare una carriera lunghissima per un attore che, a 83 anni, ha collezionato un successo dopo l’altro. Ecco quali sono le tappe fondamentali del suo incredibile percorso nel mondo della recitazione.

Anthony Hopkins, l’Oscar corona una vita di impegni

A 83 anni davvero, non me l’aspettavo” – in questo modo ha esordito Anthony Hopkins per commentare il suo Oscar. In diretta dal suo amato Galles l’attore ringrazia per un premio che, sebbene inaspettato, arriva a coronare una carriera costellata di successi. Quello ottenuto agli Oscar 2021, infatti, non è l’unico premio vinto da Hopkins, che aveva ricevuto la prima statuetta nel 1992 con Il silenzio degli innocenti, oltre alle sei nomination nel corso degli anni.

La leggenda del cinema è nata il 31 dicembre 1937 nel Galles da una famiglia della middle class inglese. Più volte nel corso della sua carriera ha parlato delle sue umili origini, affermando che lo hanno aiutato a comprendere il valore del lavoro e del sacrificio. E proprio il duro lavoro l’ha condotto a collezionare successi. Talmente tanti che nel 1993 la regina Elisabetta lo ha insignito del titolo di cavaliere per i suoi meriti nell’arte. Ecco quali sono i film che hanno rappresentato le pietre miliari della sua carriera.

Le tappe della carriera straordinaria in (almeno) 6 film

Ricostruire la carriera di un attore del calibro di Anthony Hopkins non è per nulla semplice. Ad 83 anni, infatti, ha collezionato una serie di comparse e ruoli da protagonista in numerose pellicole cinematografiche e anche serie tv. Se si volesse vedere il genio all’opera, però, lo si può fare rivedendo i migliori film. Primo tra tutti Il silenzio degli innocenti, nel quale il suo Hannibal Lector gli è valsa la prima statuetta agli Oscar. Proprio questo horror investigativo ha lanciato la sua carriera ad un altro livello, legandolo all’immagine di quel protagonista passato alla storia del cinema. E se di Oscar si parla, il secondo film è proprio The Fatherstoria di una figlia e di un padre testardo, ma anche racconto della demenza senile.

Andando indietro nel tempo, I resti della giornata appartiene alla pellicole più significative della sua carriera. Si tratta della storia di un leale maggiordomo che cambia idea suoi propri padroni quando scopre che si tratta di simpatizzanti nazisti. Un ruolo di spessore soprattutto psicologico come quello interpretato in Titusun riadattamento del Tito Andronico di Shakespeare. In fondo Anthony Hopkins è un maestro assoluto quando si tratta di impersonare grandi personaggi come nel caso di Nixon che ritrae l’omonimo presidente americano: un’interpretazione eccelsa che gli è valsa una candidatura agli Oscar. E a dimostrazione che il suo è un genio poliedrico, Hopkins ha stupito tutti con il suo Thor. Ci sarebbero altre decine e decine di film da ricordare, da L’indiano più veloce del mondo a L’uomo elefante, da I due Papi fino a Shadowlands passando per Dracula. E ancora Magia, il thriller Frattura e molti altri, per un totale di oltre 80 pellicole al cinema e 40 lavori tra teatro e televisione. Tante, tantissime interpretazioni che, una dopo l’altra hanno creato uno di quei giganti del cinema che, di fronte all’ennesimo riconoscimento della sua grandezza, afferma: “Non me l’aspettavo”.

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