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Covid: da oggi 15 regioni in zona gialla. Recovery: Draghi illustra alla Camera il Piano da 222 miliardi

Quattro regioni del Sud e la Valle d'Aosta in arancione, la Sardegna in rosso

L’Italia del Covid prova a ripartire. Da oggi 26 aprile tornano le zone gialle per 15 regioni. Sono 5 quelle che al momento restano in arancione e una (la Sardegna) in rosso. Ci saranno diverse riaperture, a cominciare da bar, ristoranti e spettacoli all’aperto. Il premier Mario Draghi illustrerà alla Camera dei deputati il Recovery plan per ripartire i fondi europei che arriveranno dopo il via libera da Bruxelles.

Le attività all’aperto

Dagli spettacoli alla ristorazione nelle regioni in zona gialla, la gran parte d’Italia, le attività riprendono. Consentiti gli spostamenti liberi fra le regioni di questo colore. Si tratta di tutte le regioni escluse quelle in zona arancione – Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta – e dell’unica ancora in zona rossa, la Sardegna. Il coprifuoco resta alle 22.

Scuola e sport

In zona gialla e arancione tutte le scuole tornano a offrire lezioni in presenza. In zona rossa lezioni in presenza fino alla terza media, mentre alle superiori l’attività si svolge almeno al 50%. Anche gli studenti delle università tornano in presenza. Tutto ciò naturalmente non vale per la zona rossa. Dal 15 maggio riprendono a funzionare stabilimenti balneari e piscine scoperte. Il 1° giugno toccherà alle palestre anche al chiuso, a luglio via libera anche alle Fiere.

Il Pass per spostamenti ed eventi

Per spostarsi tra le regioni di diverso colore arriva un “pass”, sul modello del green pass europeo. Il certificato attesterà la sussistenza di una delle seguenti condizioni: avvenuta vaccinazione, esecuzione di un test Covid negativo, avvenuta guarigione dal Covid. Chi ottiene il pass ha la possibilità di spostarsi liberamente in tutto il territorio nazionale e di accedere a determinati eventi – culturali e sportivi – riservati ai soggetti che ne sono muniti. Gli spostamenti dal 26 aprile sono consentiti tra Regioni gialle.

Ristoranti

In zona gialla, da lunedì 26 aprile e fino a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei luoghi di ristorazione con tavoli all’aperto. Dal primo giugno si mangia nei ristoranti con tavoli al chiuso solo a pranzo. In zona arancione mantenuta la sola possibilità di asporto, così come in quella rossa. Nelle linee guida stilate dalle Regioni, e che dovranno essere vagliate dal Cts, è stato proposto un metro di distanza nei ristoranti all’aperto o al chiuso – se la situazione pandemica lo consente – per aumentare a due laddove la condizione di diffusione del virus si dovesse aggravare.

Teatri, cinema e musei

Teatri, cinema e spettacoli tornano ad essere consentiti in zona gialla all’aperto. Al chiuso gli spettacoli saranno consentiti con i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio. Musei aperti in zona gialla. Le attività fieristiche ripartiranno il primo luglio. Nelle linee guida proposte dalle Regioni, si era ipotizzato almeno un metro di distanza – frontale o laterale – tra spettatori al cinema o al teatro se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.

Il Parlamento decide sul Recovery

Calato il sipario sul confronto con l’Unione Europea il presidente del Consiglio Mario Draghi avanza a grandi passi verso l’ultima tappa del suo Recovery Plan: il voto di Camera e Senato. Oggi (26 aprile) presenterà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Montecitorio con replica prevista martedì mattina per dare ampio spazio al dibattito. Sempre martedì toccherà al Senato. Il via libera non è in discussione, vista la larghissima maggioranza su cui può contare Draghi. Ma il discorso del premier è ugualmente atteso. E il capo dell’esecutivo, spiegano fonti di governo, farà innanzitutto appello alla “filosofia di fondo” che innerva le 337 pagine del Pnrr: la sfida è fare in modo che una volta sconfitta la pandemia l’Italia torni a crescere.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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