Storie e Personaggi

Sergio Leone, 32 anni fa l’addio al grande regista. Da Clint Eastwood a Verdone e De Niro: i “ragazzi” che ha lanciato

Un genio autore di capolavori immortali come "Il buono, il brutto, il cattivo" e "C'era una volta in America"

Ha diretto pochi film, quasi tutti capolavori, e la sua regia ha fatto scuola nel mondo. Ha creato un genere immortale, lo Spaghetti western, e ha lanciato Clint Eastwood così come il nostro Carlo Verdone. Se nel 2019 si sono celebrati i 90 anni dalla sua nascita e i 30 dalla morte, come non ricordarlo anche oggi: 30 aprile, trentaduesimo anniversario della sua scomparsa (1989). Sì, perché di Sergio Leone abbiamo nostalgia. In privato parlava in colorito romanesco, in pubblico in un impeccabile italiano. “Mi ha insegnato tutto” ha dichiarato spesso Verdone che ogni volta che ne parla lo fa come altri fanno di un padre e di un maestro.

Pellicole che hanno tracciato una strada

D’altro canto Leone è riconosciuto come uno dei più importanti e influenti registi della storia del cinema. Era un personaggio, un colosso, fisicamente, e sul set era perfino autoritario, incuteva soggezione. Determinante il suo contribuito alla rinascita del western negli anni Sessanta, con spesso Clint Eastwood nel ruolo di protagonista. Grazie a titoli come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo (che formano la cosiddetta “trilogia del dollaro”). Ma anche C’era una volta il West e Giù la testa.

Ha cambiato il gangster movie

Leone ha inciso anche sul genere dei gangster movies. Con il capolavoro C’era una volta in America, protagonista un grande Robert De Niro, ne ha profondamente rinnovato il lessico. In un’intervista di due anni fa resa a Paolo Fiorelli di Tv Sorrisi e Canzoni, Carlo Verdone ha raccontato di come Leone lo abbia lanciato producendo Un sacco bello. “Ha convinto i capi della Medusa a sganciare 380 milioni di allora. Mi portò nel loro ufficio e mi disse: “Faje il film”. “Ma come?”. “Faje le voci, faje capi’…”. “Il 30 Aprile 1989 ci lasciava il grande #SergioLeone – è il tweet con cui l’account di Rai Italia ricorda il grande maestro -. Riconosciuto come uno dei più importanti registi della storia del #cinema, maestro dello spaghetti-western, ha girato straordinarie pellicole, come ‘Per un pugno di dollari’, ‘Il buono, il brutto, il cattivo’, ‘Giù la testa’. Addio Leone. Più che un regista, un genio.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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