Percorrendo la strada principale di Capri, tra negozi di grandi firme e alberghi lussuosi, si può scorgere una porta bianca. Al suo interno si trova quello che è, a tutti gli effetti, il fulcro della movida dell’isola da oltre vent’anni: la Taverna Anema e Core. Cuore pulsante di Capri, si tratta di una delle mete più gettonate del nostro paese, in grado di attrarre personaggi del jet set italiano e internazionale.

Fondato da Guido Lembo nel 1994, il locale è rinomato anche per le esibizioni live che il “re della notte” offre al pubblico insieme alla sua band. Una tradizione che il figlio Gianluigi Lembo continua a portare avanti, rivisitando i pezzi più celebri della musica napoletana, alternandoli con hit del momento e mantenendo sempre quel fare ironico. Nonostante il periodo difficile vissuto nei mesi scorsi, che ha portato alla chiusura anticipata del locale in pieno agosto, Gianluigi Lembo sembra animato da ottimi propositi per il futuro di Anema e Core e ha deciso di condividere in un colloquio in esclusiva per VelvetMag.

Intervista a Gianluigi Lembo

 

Tra i monumenti più importanti di Capri, sicuramente rientra Anema e Core, mecca dell’intrattenimento ammirata da vip di tutto il mondo: cosa ha reso possibile, secondo lei, questo successo?

La semplicità, l’essere veri, senza filtri. L’amore per la musica, la tradizione napoletana mescolata con i successi internazionali. Penso tutto ciò traspaia ed abbia reso l’Anema e Core un unicum.

Anema e Core è una meta esclusiva per la città di Capri, amata nel mondo: come vi siete trovati a fronteggiare questo periodo? Come avete reagito alla chiusura?

Con estremo rispetto e osservanza delle norme. È stato sicuramente traumatico chiudere in pieno agosto, e non avere ancora, ad oggi, una data per la riapertura. Ma siamo fiduciosi che con il diminuire dei contagi e l’accelerazione della campagna vaccinale potremmo tornare a intrattenere i nostri aficionados, perché anche psicologicamente credo ci sia bisogno di svago, allegria, spensieratezza.

Coniugate intrattenimento e ristoro, per cui avete accusato doppiamente il colpo: quali sono i piani per la stagione, in base anche alle nuove norme?

Noi ci aspettiamo di poter riaprire in sicurezza, garantendo l’accesso al locale ai vaccinati o previa tampone negativo. Il locale è grande e con aree ben diversificate tra il bar e la band , il sistema di areazione è stato studiato ad hoc. Capri è già oggi un’isola virtuosa, perché interamente vaccinata. È ora che la politica faccia la propria parte in modo da consentire un’adeguata pianificazione per una vera ripartenza turistica. Capri può diventare un modello per la gestione della pandemia, e simbolo della ripresa economica.

Per la prima volta, l’estate scorsa avete deciso, in pieno agosto, di chiudere Anema e Core: cosa ha significato per voi?

È stata una scelta spiacevole ma doverosa, perché Capri in quel periodo era nel boom delle presenze turistiche, e, ahinoi, anche dei contagi. Volevamo tutelare i nostri ospiti, saremmo potuti restare aperti come bar, ma non sarebbe stata la stessa cosa… È stata una scelta civica.

Durante questo periodo avete ricevuto contatti da parte dei vostri clienti, sia Vip che non?

Sì, tantissimi. C’è chi ci scrive anche sui social perché vorrebbe già prenotare, o sapere se quel tavolo è libero per il ponte del due giugno… Vorremmo poter dare una risposta alle loro richieste, il turismo soprattutto quello internazionale è fatto di programmazione. I nostri visitatori hanno il diritto di essere rassicurati e avere un’idea chiara di come si svolgerà la loro vacanza a Capri, cosa si potrà e cosa non si potrà fare.

Tra Jennifer Lopez, Laura Pausini, Chiara Ferragni e Leonardo DiCaprio, sono passati da voi alcuni tra i nomi più importanti dello spettacolo: un ricordo che più di tutti vi è rimasto impresso?

Jennifer Lopez che all’improvviso sulle note di Let’s Get Loud sale sul tavolo ed improvvisa un mini concerto per tutti noi.

Tornerete ad esibirvi per la prossima riapertura?

Certamente, non vediamo l’ora.