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La casa costruita con una stampante 3D è realtà e si può affittare per sei mesi: ecco come

Sorge in un quartiere residenziale di Eindhoven e presto avrà altre quattro sue simili affianco

La tecnologia, man mano che il tempo passa, continua a fare passi da gigante. Alcune volte dei concetti che potremmo definire senza alcun dubbio futuristici riescono a sorprendere anche le menti più fantasiose. Oggi in effetti vorremmo parlarvi proprio di qualcosa di simile. Se vi introducessimo il concetto di una casa in costruzione, certamente vi figurereste un cantiere che parte dalle fondamenta per poi dar vita ad una struttura solida. Se invece vi dicessimo che negli ultimi giorni un’abitazione ha preso letteralmente vita da una stampante 3D, ci credereste?

Fareste bene a rispondere affermativamente, poiché non si tratta di altro che della realtà. Ci riferiamo a Project Milestoneuna join venture organizzata dall’Università di Eindhoven, il comune ed alcune aziende olandesi. Il concetto è piuttosto semplice: stampare in 3D ventiquattro componenti in calcestruzzo che, dopo un totale di 120 ore di lavoro, assemblate, danno vita ad una casa dall’aspetto futuristico di circa 94 metri quadrati. 

Una stampante 3D può fare miracoli

Nemmeno a dirlo, quello che sorge nel quartiere residenziale di Meerhoven, è un progetto che punta fortemente alla sostenibilità ambientale. La casa che è sorta nelle scorse ore ha un aspetto particolarissimo, simile a quello di un monolite. Le sue pareti sono completamente isolanti, e dunque in grado di proteggere chi la abita dal caldo estivo e dal pungente freddo invernale.

Il progetto, nel suo insieme, è davvero rivoluzionario. Project Milestone infatti è già al lavoro per la costruzione di quattro ulteriori abitazioni, sempre in calcestruzzo, con l’intento di migliorare le tecnologie utilizzate costantemente. Il prezzo per l’affitto del primo esemplare di casa stampata in 3D è di 800 euro mensili, per un massimo di 6 mesi.

Se dall’esterno l’aspetto è particolare ed in qualche maniera minimal, al suo interno invece sono presenti tecnologie più “mainstream” ma, nonostante ciò, all’avanguardia. Il limite imposto al periodo di affitto è lì proprio per questo motivo: rendere possibile l’esperienza di vivere in una casa stampata in 3D a più persone possibili.

 

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