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Coppa Italia, vigilia di fuoco per Juventus e Atalanta. Real Madrid: arriva Allegri?

I bianconeri si giocano tutto in una stagione davvero deludente

Conto alla rovescia per la partitissima di domani 19 maggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia: si svolgerà la finale di Coppa Italia fra Atalanta e Juventus. L’Emilia Romagna è in zona gialla e il nuovo decreto legge varato dal Governo Draghi entrerà in vigore proprio domani. Sarà quindi operativa la norma che prevede lo slittamento in avanti del coprifuoco, il cui inizio è posticipato dalle 22 alle 23. Diversamente per i circa 4mila spettatori ammessi allo stadio sarebbe impossibile assistere al match fino in fondo.

Il ritorno dei tifosi sugli spalti

La gara che si gioca al Mapei Stadium di Reggio Emilia segnerà anche il ritorno sugli spalti del pubblico, per la prima volta dopo il lockdown dello scorso anno, con 4200 tifosi sugli spalti (il 20% della capienza). Festa dunque per il ritorno alle partite “vere” dal vivo: segno che l’emergenza Covid piano piano la si sta superando. L’Atalanta andrà a caccia di un trofeo che manca in bacheca da decenni. Mentre i bianconeri di Andrea Pirlo sono costretti dalle circostanze – una stagione da dimenticare, con a rischio perfino un posto in Champions – a portare a casa almeno la Coppa Italia. Sarà una sfida appassionata, di autentico calcio, giocata all’ultimo respiro.

Le probabili formazioni

Di seguito le possibili formazioni in campo domani per la finale. Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Djimsiti, Romero, Toloi; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Pessina; Zapata. Juventus: Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur, Rabiot, Chiesa; Morata, Cristiano Ronaldo.

Madrid chiama Allegri

Se nell’attesa del match allarghiamo lo sguardo al resto d’Europa, fermiamoci un momento sulla Spagna. È da Madrid che giungono notizie significative. La corsa alla panchina del Real si fa frenetica. Zidane sembra destinato all’addio definitivo e, di giorno in giorno, crescono i dettagli forniti dalla stampa spagnola sui suoi possibili successori. Secondo il quotidiano As, molto addentro alle cose dei Blancos, la scelta è tra Massimiliano Allegri e Raul, ma con l’ex tecnico juventino in vantaggio. Questo per via della sua esperienza sulla panchina bianconera, per gli scudetti vinti e per le finali di Champions League.

Gattuso, niente Firenze?

Dopo due anni fuori dal circuito del calcio che conta, Allegri è dunque sul punto di tornare in pista. Ma probabilmente all’estero. In Italia lo corteggia il Napoli di De Laurentiis che con Gattuso ormai è ai ferri corti da tempo e aspetta solo l’ultima giornata per poi chiudere il rapporto col tecnico calabrese. Come è noto, Rino sembrava destinato a tornare in Toscana, dove nei primi anni della sua carriera aveva allenato in Pisa in serie C portandolo in B. Il patron viola Rocco Commisso lo vuole in riva all’Arno per guidare la Fiorentina. Tuttavia indiscrezioni lo vogliono proprio alla Juventus, dove Pirlo è destinato a lasciare. Sarebbe un passaggio del testimone fra vecchi compagni di squadra in rossonero. Ma il colpo di scena, scrive Enzo Bucchioni su Firenzeviola.it, è il no alla Fiorentina: Gattuso sarebbe rimasto allibito da insulti ricevuti da giocatori e dirigenti coi quali pensava già di lavorare a breve.

Max, due anni di contratto

Per Allegri, invece – sempre stando a indiscrezioni della stampa spagnola – sarebbe già pronto un contratto di due anni e la possibilità di rilanciarsi dopo gli anni passati alla Juventus. In ogni caso non è ancora il momento degli annunci definitivi. C’è ancora il finale scoppiettante della Liga da chiudere e definire. Poi tutto sarà ufficiale e, dopo Ancelotti, sembra a questo punto molto probabile che un altro allenatore italiano di prima fascia vada a sedersi sulla prestigiosa panchina madrilena.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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