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Lago Maggiore, precipita la funivia Stresa-Mottarone: 14 vittime, grave un bambino

Tragedia in Piemonte a causa dell'improvviso cedimento di una fune

ORE 19:52 – Si contano adesso 14 vittime nell’incidente alla funivia del Mottarone, a Stresa. È morto uno dei due bambini ricoverati al Regina Margherita di Torino per le gravissime lesioni riportate nell’incidente. In ospedale, ferito, un altro bambino. I due erano stati portati, in codice rosso, a bordo di due eliambulanze all’ospedale. Sulla cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata c’erano, a quanto sembra, 15 persone. Ci sarebbero in tutto 3 feriti. E ci sono alcuni stranieri tra le vittime. Lo ha reso noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania.

ll cavo tranciato

“Ma le operazioni di identificazione – spiega – sono ancora in corso”. “C’è un cavo tranciato, gli altri sono intatti, ma le questioni tecniche competono ad altri”, ha detto il tenente il colonnello Santacroce. “Al momento non risultano problemi di manutenzione – aggiunge – ma faremo tutti gli accertamenti possibili”. Secondo la prima ricostruzione, “il cavo portante si è staccato all’altezza dell’ultimo pilastro – spiega – e, nonostante dovrebbero esserci dispositivi di sicurezza, la cabinovia si è staccata”. Un volo di una quindicina di metri, in seguito al quale “la cabinovia è rotolata a valle, finendo la corsa contro gli alberi”. Gli altri cavi, invece, non risultano danneggiati. “Per motivi sanitari (legati alle misure anti-Covid, ndr) – conclude il colonnello Santacroce – viaggiava un numero inferiore di persone”.

Il cordoglio del Capo dello Stato

“Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota.

Il messaggio del premier Draghi

“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa – Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”. Lo afferma il presidente del consiglio Mario Draghi che segue ogni aggiornamento in costante contatto con il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, con la Protezione Civile e con le autorità locali. Domani 24 maggio il ministro Giovannini e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, si recheranno sul posto.

 

AGGIORNAMENTO ORE 16:22 – È salito a 12 il bilancio delle vittime dell’incidente alla funivia del Mottarone, a Stresa. Lo confermano il Soccorso Alpino e il 118 piemontese. Sono morte sul colpo, mentre due bambini di 9 e 5 anni, in codice rosso, sono stati trasportati a bordo di due eliambulanze in codice rosso all’ospedale Regina Margherita di Torino.

Gravissimo incidente alla funivia Stresa-Mottarone, in provincia di Verbania-Cusio-Ossola (Piemonte). Una cabina è caduta in uno dei punti più alti del percorso, dove l’impianto corre più staccato da terra. Almeno 9 persone sono morte e due bambini sono stati portati dai soccorsi in ospedale a Torino in gravi condizioni.

A bordo 15 persone

Sembra che a bordo ci fossero in tutto 15 passeggeri. I due bambini rimasti feriti sono stati recuperati con le eliambulanze e trasferiti in ospedale in codice rosso. Uno dei due piccoli avrebbe riportato, stando alle prime informazioni disponibili, un politrauma e fratture alle gambe. Secondo quanto si è appreso è arrivato cosciente in ospedale. Sembra che l’incidente sia stato causato dal cedimento di una fune nella parte più alta del tragitto. Il percorso della funivia comincia a Stresa sulle sponde del Lago Maggiore per poi raggiungere i 1.491 metri d’altezza. La corsa dura una ventina di minuti.

Il crollo vicino alla vetta

“La cabina della funivia è caduta da un punto relativamente alto e si è adagiata sul terreno ai piedi di un grande bosco – ha dichiarato a Rainews24 Walter Milan, del Soccorso alpino -. Ora appare sostanzialmente distrutta a terra, quasi completamente accartocciata”. Il cedimento della fune si sarebbe verificato a 300 metri dalla vetta della montagna dove c’è la stazione di arrivo.

Soccorsi non facili

La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa. In azione anche un elicottero dei vigili del fuoco e due del 118. La funivia del Mottarone era stata riaperta il 24 aprile dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni Covid. L’impianto collega il Piazzale Lido di Stresa alla vetta della montagna che divide il Lago Maggiore da quello di Orta. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi.

Funivia Stresa Mottarone crollata
La cabina della funivia crollata. La foto in alto è dei vigili del fuoco

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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