Da giovedì prossimo 3 giugno chiunque, dai dodicenni in su, potrà vaccinarsi contro il Coronavirus. Il generale Francesco Figliuolo è pronto a sbloccare il Piano per gli adolescenti e ad archiviare definitivamente il sistema delle fasce d’età. Il Consiglio dei ministri ha intanto dato il via libera al decreto Recovery, con le norme sulla governance del Pnrr e sulle semplificazioni.
Vaccini anche nelle aziende
Con l’inizio dalla campagna di massa il 3 giugno partiranno anche le somministrazioni in diverse aziende. Per il siero ai ragazzi è atteso lunedì 31 maggio l’ok dell’Aifa, dopo il sì già annunciato dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) in queste ore.
Oltre 2 milioni di adolescenti
“Avevo già inserito gli adolescenti nel Piano presentato a marzo che – ha spiegato Figliuolo durante la sua visita in Umbria – include anche la classe che va dai 12 a 15 anni”. Una popolazione di circa 2 milioni e 300 mila giovani. Per loro è prevista l’iniezione di Pfizer. Al momento gli uffici del Commissario non riceveranno l’indicazione di un canale preferenziale su questa fascia. Ma le singole regioni potranno scegliere di organizzare le inoculazioni attraverso gli hub, le farmacie, i pediatri o i medici di famiglia.
“Le scuole saranno più sicure”
“Si tratta di una novità importante, pensando anche alla riapertura delle scuole a settembre”, secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza. Per questo la richiesta del generale ai governatori è tassativa: “Prima dell’inizio dell’anno scolastico bisogna garantire la massima copertura possibile per tutta la popolazione studentesca vaccinabile”.
Dosi durante le vacanze?
Sul fronte delle iniezioni in vacanza, mentre la Francia annuncia l’aumento di dosi nei centri che si trovano in luoghi molto frequentati dai turisti, l’ipotesi sembra tramontare in Italia. Nonostante alcuni governatori ancora auspichino il contrario. Ma c’è chi già si proietta in avanti verso la terza dose, per scongiurare il diffondersi dei diversi ceppi del virus. “A fine giugno la Lombardia avrà pronta quella che abbiamo chiamato ‘Campagna Invernale di Richiamo’ secondo procedure, modalità e costi che stiamo già definendo in questo momento. Lo condivideremo con Figliuolo e poi lo presenteremo ai lombardi – spiega Guido Bertolaso, consulente del piano vaccini della Regione -. L’iniziativa sarà necessaria viste le numerose varianti”.
Superati i 33 milioni di somministrazioni
In tutto il Paese è stata superata la soglia dei 33 milioni di somministrazioni (nell’ultima settimana ad una media di 500 mila al giorno). Sono però un milione e mezzo le persone con più di 70 anni che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Tra gli over 80 sono invece stati vaccinati con entrambe le dosi l’81,34%, percentuale che scende al 32,30% tra i 70 e i 79 anni.