Regina Schrecker crea i costumi per la mostra di Corrado Veneziano: “In amore ho sempre fatto di testa mia” [ESCLUSIVA]
ISBN Dante e altre visioni ai Porticati del Conservatorio di Musica Santa Cecilia
La mostra “ISBN Dante e altre visioni” di Corrado Veneziano, dopo essere stata presentata in anteprima a Firenze, nella Biblioteca Nazionale in occasione del Dantedì, arriva nella Capitale. Ad arricchire l’esposizione ci saranno tre sublimi creazioni di Regina Schrecker. Dall’8 giugno fino al 3 luglio 2021 sarà possibile ammirare infatti, presso i Porticati del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, la mostra integrale dei 33 lavori di Veneziano.
Capolavori che dialogheranno insieme a tre costumi esclusivi della Schrecker. Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice sono le tre figure femminili che hanno ispirato la stilista e costume designer internazionale, ma fiorentina d’adozione, per la realizzazione dei tre abiti che accompagneranno artisticamente le opere di Corrado Veneziano. Le creazioni disegnate e realizzate da Regina Schrecker rappresentano il trait d’union tra le opere di Veneziano e una visione più realistica della Divina Commedia. Il tutto offrirà anche un’interpretazione più attuale all’opera.
Il commento di Regina Schrecker in esclusiva su Velvet Mag sui suoi costumi presenti nella mostra di Corrado Veneziano:
” Avevo già portato Francesca da Rimini nella Biblioteca Nazionale di Firenze. Questa celebre figura femminile nel racconto di Dante della Divina Commedia è davvero carica di emozione. Francesca, sebbene sposata, si innamora perdutamente di Paolo Malatesta, suo cognato. Tra i due nasce un amore segreto, carico di sentimento, che purtroppo li porta ad essere scoperti ed assassinati. Il finale tragico commuove profondamente Dante che sviene. Ho cercato di rappresentare Francesca nel culmine della sua bellezza.”, dichiara in esclusiva Regina Schrecker a Velvet Mag.
Ed ancora: “Ho ideato per lei un abito in seta molto pesante rosso e blu notte che vira sul verde profondo, simbolo di passione. L’amplia gonna rossa è foderata con un’importante sottogonna . Ad impreziosire il tutto c’è il cerchio con i fiori che adorna i capelli di Francesca e che fa capire che lei è ancora negli anni d’oro della sua esistenza. Una giovane vita uccisa purtroppo nei suoi anni più belli. Trovo che il personaggio di Francesca sia molto attuale e che porti alla ribalta il tema scottante dei femminicidi, così come anche quello di Pia dé Tolomei.” , afferma in esclusiva a Velvet Mag Regina Schrecker riguardo i costumi presenti nella mostra di Corrado Veneziano.
Gli abiti creati da Regina Schrecker sono stati realizzati artigianalmente dalla sartoria teatrale fiorentina
L’Atelier realizza da sempre i costumi di scena disegnati dalla stilista per rappresentazioni teatrali o liriche. Regina Schrecker, infatti, non è nuova alle contaminazioni tra moda e arte. La designer nel 2000 ha ideato i costumi teatrali per “Madama Butterfly”. Nel 2006 in occasione del premio “Profilo Donna” a Modena la stilista ha disegnato i costumi per l’opera “Snow White”. Una coproduzione tra il Maggio Musicale Fiorentino Formazione e la Syracuse University di New York. La Schrecker nel 2013 ha realizzato i costumi di scena per il “Rigoletto” di Verdi al Teatro Carlo Felice di Genova.
Nel 2016 Regina è di nuovo protagonista anche al prestigioso Festival Pucciniano di Torre del Lago, dove torna in scena la “Madama Butterfly” con i suoi originali, splendidi costumi. “Per realizzare i costumi storici bisogna conoscere bene il libretto e la storia attorno alla quale gravita la figura che si vuole rappresentare. I tre abiti presenti in esposizione da Veneziano prendono spunto dal Cinquecento ma guardandoli da vicino ci si accorge che sono al contempo molto moderni.”, afferma in esclusiva a Velvet Mag Regina Schrecker riguardo i costumi presenti nella mostra di Corrado Veneziano.
Grazie a Veneziano, la Schrecker si confronta con i personaggi della Divina Commedia, figure che sono molto più attuali di quanto si possa immaginare
“Con Corrado Veneziano ci conosciamo da qualche anno e abbiamo già avuto modo di collaborare insieme. Ho accettato con entusiasmo il suo progetto e quello della critica d’arte e coordinatrice Francesca Barbi Marinetti ed ho subito abbracciato il loro invito ad impreziosire con altri punti di vista artistici, la Mostra ISBN Dante e altre Visioni nell’ambito delle celebrazioni Dantesche. Mi diverto molto a mescolare le arti: moda, letteratura, pittura, musica. Non a caso durante l’opening della mostra sarà declamato qualche verso di Dante dall’attore Emilio Solfrizzi.”, dichiara in esclusiva la Schrecker a Velvet Mag che continua:
“Pia dé Tolomei è una figura molto elegante. Questa donna senese va in sposa a Nello dei Pannocchieschi, un uomo che seppur nobile, al contrario della moglie non è molto raffinato. Per Pia ho ideato un abito in seta pesante verde scuro e giallo ginestra con degli inserti di colore avorio sul seno. La palette cromatica vuole ricordare e celebrare la Maremma in tutta il suo splendore forte e selvaggio.”, chiosa in esclusiva per Velvet Mag Regina Schrecker.
La Schrecker per il terzo ed ultimo costume presente nella mostra di Veneziano ha voluto evidenziare con l’abito la purezza e la leggerezza della figura di Beatrice nel Paradiso
Una tunica di crêpe pesante rosa pallido, con maniche in pizzo raffinato che arricchisce anche la scollatura. Con lo stesso pizzo la stilista ha realizzato un mantello con strascico che impreziosisce l’abito così come l’elegante acconciatura in oro tra i capelli. Quando chiediamo a Regina Schrecker a quale delle tre figure femminile si senta più legata ci risponde: ” Sono molto distante da queste donne. In amore ho fatto sempre di testa mia, per me non esiste la sottomissione, nè l’uomo che deve comandare. Una buona relazione di coppia si basa su un dialogo paritario tra uomo e donna.” E riguardo ai progetti futuri ci anticipa: “ Anche per il Pitti ho intenzione di fare qualcosa!”
La mostra di Corrado Veneziano è inserita nel programma ufficiale del MIC dedicato a Dante 700
L’esposizione costituisce un felicissimo momento d’incontro di temi artistici quali letteratura, pittura, moda, musica e design. L’incontro tra le arti è appunto il segno distintivo di ogni progetto intestato alla cultura. La mostra è visitabile fino al 3 luglio tutti i giorni dalle 9 alle 19, a eccezione delle festività. Il progetto si avvale del Patrocinio del MIC-Ministero della Cultura, del Comitato Dante700 e, inoltre dell’ICAS (Intergruppo Parlamentare Arte, Cultura, Spettacolo) e del Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Il lavoro di Veneziano è tutto imperniato sulla Divina Commedia. E l’artista, indugiando anche sul figurativo, rilegge le Cantiche di Dante attraverso i codici algoritmici della contemporaneità.
Nelle sue opere, in particolare, Veneziano riprende il suo pregresso lavoro sugli ISBN letterari e dispone trentatré (o trentaquattro, per l’Inferno) linee tra loro parallele che si fanno di volta in volta sgraffi, tende, colonne, e poi righe, tratti e segni elegantissimi su cui in alto campeggiano le parole del Poeta e delle sue terzine. Il progetto avrà un ulteriore, ampio respiro internazionale perché dopo la tappa di Roma, importanti istituzioni culturali estere ospiteranno una significativa selezione del ciclo pittorico, fra cui la Galleria Art-Imena di San Pietroburgo, la Galleria nazionale di Lanzhou, in Cina, la Biennale Artemidia di Sofia, la galleria comunale di Parigi Espace en Cours, e la Fondazione della Camara de Comercio Italo-paraguaya di Asunción, che promuove la cultura italiana in Paraguay e in America Latina.
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