Firenze celebra Dante. Mercoledì 9 giugno è stata presentata nel Parco di San Donato a Firenze “La Stella di Dante”, un’installazione ambientale creata da Felice Limosani con la consulenza scientifica del Prof. Stefano Mancuso, la supervisione paesaggistica di Alberto Giuntoli ricercatore del CNR e il patrocinio del Comune di Firenze, in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Si tratta di un dono dalla importante valenza simbolica. Un dono che la maison fiorentina Il Bisonte spa rivolge alla città come lascito duraturo a beneficio della comunità e dell’ambiente.
Firenze celebra i 700 anni del Sommo Poeta: “La stella di Dante”
L’opera di Felice Limosani traduce in simbolo le frasi che chiudono le tre cantiche della Divina Commedia: “e quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno); “puro e disposto a salire alle stelle” (Purgatorio); “l’amor che move il sole e l’altre stelle” (Paradiso)”. Si tratta di un progetto che è stato realizzato nel cuore di Parco San Donato. Per portarlo a termine è stato necessario l’utilizzo di 50 querce – salice, alte 6 metri.
Il sindaco della città, in merito all’opera di Limosani ha dichiarato: “Siamo di fronte non a una semplice piantagione di alberi ma a una vera e propria opera d’arte immersa nel parco di San Donato a Novoli, resa ancora più suggestiva dall’illuminazione notturna che ne esalta la forma di stella. Nel 700esimo anniversario dalla morte di Dante Firenze ricorda anche così il Sommo Poeta e sarà bello questa volta perdersi nella ‘selva oscura’ di queste querce”.
“La Stella di Dante”: le parole dell’artista, Felice Limosani
“Ho interpretato il “visibile parlare” dantesco, trasformando le stelle ricorrenti nelle frasi di chiusura delle tre cantiche della Divina Commedia in un’installazione dalla forma “vivente”. Ispirandomi a Dante ho sperimentato, oltre la funzione estetica, la ricerca di connessioni più ampie dei significati che il Sommo Poeta ci ha lasciato. In questo momento storico, creare valore a lungo termine tra arte e ambiente con la persona al centro è una priorità”.