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Euro 2020, Eriksen dopo il dramma: “Vorrei tornare ad allenarmi”. Roland Garros: Djokovic re di Francia

Il calciatore danese si sta riprendendo ma occorre capire cosa gli sia successo

Christian Eriksen ha sfiorato la morte durante l’esordio della sua Danimarca ai campionati europei di calcio. Ma ora vuole dimostrare che l’incubo è finito. Le sue parole arrivano attraverso il suo agente e amico Martin Schoots. “Voglio capire cosa è successo, io sarei pronto per tornare ad allenarmi” è il messaggio che il pilastro dell’Inter e della nazionale danese manda a tutti. Sabato 12 giugno nel match di Euro 2020 della Danimarca contro la Finlandia Eriksen si è accasciato a terra privo di sensi, all’improvviso. Per qualche istante è parso che fosse accaduto il peggio ma la prontezza del capitano Simon Kjaer, dei compagni di squadra e soprattutto dei soccorritori ha salvato la vita a Christian.

“Mai problemi cardiaci”

È davvero tutto alle spalle adesso? Ogni ora che passa si accende in Eriksen la volontà di tornare pienamente alla sua professione. E quindi in campo a Euro 2020. Tutti vogliono sapere cosa ha provocato il suo crollo sul terreno di gioco al 43′ di Danimarca-Finlandia. E che cosa ha determinato l’arresto cardiaco. Sì, il punto è questo. Infatti né all’Inter, come ha confermato il dottor Piero Volpi (il capo dello staff medico nerazzurro) né al Tottenham il centrocampista ha mai accusato problemi di natura cardiaca. A meno di 48 ore dalla tragedia sfiorata tutti gli accertamenti sono risultati negativi. Tuttavia i medici del Rigshospitalet di Copenaghen, che hanno curato il danese subito dopo il dramma, vogliono vederci chiaro.

Messaggi di affetto da tutto il mondo

Era felice perché ha capito quanto amore ha intorno – ha detto alla Gazzetta dello Sport il suo agente Martin Schoots -. Gli sono arrivati messaggi da tutto il mondo ed è stato colpito da quelli dell’Inter, ricevuti non solo da parte dei compagni di squadra ma anche dai tifosi”. Ringrazia tutti Eriksen e non molla. “Come state? Mi sa che siete messi peggio di me. Io sarei pronto per allenarmi”, ha detto ai suoi compagni della Danimarca in videochiamata. Li ha rassicurati, dopo il terrore nei loro occhi e le lacrime versate per lui in quei momenti drammatici. Ed è pronto a tifare per loro nella partita contro il Belgio di Lukaku. Big Rom ha subito pensato a lui dopo il gol segnato alla Russia con un messaggio urlato a tutto il mondo: “I love you”.

Tennis, rimonta memorabile di Djokovic

Da Euro 2020 a Parigi. Sì perché Novak Djokovic si è laureato di nuovo campione al Roland Garros. Il numero 1 del mondo ha scelto il modo forse più difficile per acciuffare il suo secondo titolo. Ha compiuto una vera e propria rimonta al cardiopalma da 0-2 contro Stefanos Tsitsipas. 6-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-4 i parziali per il serbo in oltre quattro ore di lotta. È la sesta volta nella storia di uno Slam che un giocatore porta a casa il titolo dopo aver perso i primi due set. Tsitsipas ha provato a opporre resistenza ma alla fine ha dovuto piegarsi nella sua prima finale Slam.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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