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Italia-Svizzera, Mancini: “Vietato sbagliare”. Parma, è il Buffon day: si attende il sì del portiere

La squadra di Petkovic può nascondere insidie nel cammino degli Azzurri a Euro 2020

Dopo l’esordio fiammeggiante dell’Italia contro la Turchia, spianata con un secco 3-0, torna la febbre di Euro 2020. Stasera 16 giugno alle 21 all’Olimpico nuova sfida per gli Azzurri contro la Svizzera di Petkovic. Non la si deve sottovalutare. Gli avversari di questa sera saranno più tosti dei turchi. Ma il pericolo maggiore è il crogiolarsi nell’euforia. Non tanto tra i calciatori, quanto nel rumore di sottofondo di chi li esalta in modo eccessivo sottolineandone record e gioco strabilianti.

I migliori risultati dopo i fallimenti

Come giustamente ricorda Sport Mediaset gli unici risultati internazionali dell’Italia nel dopoguerra sono arrivati forti battute d’arresto. A seguito del fallimento con la Corea nel ’66 (Euro ’68), dopo una campagna stampa al limite della diffamazione (i Mondiali ’82) e dopo i veleni di Calciopoli (i Mondiali del 2006). Questo significa che restare con i piedi ben piantati a terra è l’unica strada per ottenere qualcosa. E Mancini lo sa molto bene. Il suo equilibrio è fondamentale per tutto il gruppo.

“Servirà una grande partita”

“La Svizzera ha faticato forse per il caldo nella partita d’esordio, ma noi sappiamo che è forte, quadrata – ha dichiarato in conferenza stampa il commissario tecnico della Nazionale -. Sa giocare al calcio e ha grandi giocatori molto tecnici. Noi dovremo fare una grande partita e non sbagliare nulla“. “La Svizzera ha sempre messo in difficoltà l’Italia, è tra le prime del ranking, ha giocatori bravi ed esperti, un tecnico che conosce l’Italia. Servirà una grande partita”.

Le formazioni in campo

Mancini conferma la formazione che ha annichilito la Turchia, aspettando Verratti. E cambiando la fascia destra per i problemi di Florenzi. Petkovic cercherà di limitare le fonti del gioco azzurro bloccando Bonucci, Locatelli e Jorginho. Gli azzurri dovranno dimostrare, come contro la Turchia, di avere anche piani alternativi. Questa volta saranno decisive le marcature preventive, considerando la pericolosità delle ripartenze svizzere innescate dalla velocità di Embolo.

Gigi Buffon torna al Parma

Sul fronte del calcio di casa nostra oggi è il Buffon day a Parma. È atteso infatti il sì del portiere al grande ritorno in Emilia. Buffon firmerà un biennale e il suo arrivo potrebbe segnare l’addio ai gialloblù di Luigi Sepe. A 43 anni il campione del mondo resta un numero uno anche in questa scelta: ripartire dal club che lo ha lanciato.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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