Maturità 2021, esame al via fra le norme anti Covid. Recovery, 32 miliardi per istruzione e ricerca

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Sono 540mila gli studenti delle scuole superiori italiane che da stamani 16 giugno fanno l’esame di maturità a conclusione del ciclo di studi. Tra regole anti Covid, mascherine e distanziamento. All’istruzione e alla ricerca il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina non poche risorse: un’occasione da non perdere. 

Bianchi: “Fate l’esame con gioia”

Come lo scorso anno i maturandi affronteranno un esame “riadattato” in funzione delle norme contro il Coronavirus. All’esame è stato ammesso il 96,2% delle studentesse e degli studenti. “Anche in quest’anno così difficile siamo arrivati al momento dell’esame – ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in un video di saluto alle maturande e ai maturandi sui suoi canali social -. L’esame fatelo con tutta l’attenzione che richiede un momento di così grande rilievo nella vita. Ma fatelo anche con la gioia di andare in una nuova fase. Fatelo facendo un sorriso a tutti i vostri compagni, ai vostri insegnanti e pensando che comincia veramente una nuova pagina. Forza ragazze, forza ragazzi!”.

Come è organizzata la Maturità

È previsto un colloquio, che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento è stato assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe. I candidati hanno avuto un mese per produrlo con il supporto di un docente. L’elaborato è stato assegnato sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi. Dopo la discussione dell’elaborato, il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana. Con l’analisi di materiali predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. La durata indicativa del colloquio sarà di 60 minuti.

I criteri del voto finale

Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti. Al colloquio si assegnano fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi, sarà possibile ottenere la lode. Tra le novità rispetto al 2020 c’è stato il ritorno dell’ammissione all’esame. Non quindi la promozione automatica. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi non è requisito di accesso. Sono le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale.

Il curriculum dello studente

Un’altra novità dell’edizione 2021 è il “Curriculum dello studente”. Un documento che assieme al percorso scolastico presenta le attività effettuate in altri ambiti, anche extrascolastici, come sport, musica, volontariato e attività culturali. La commissione terrà conto del curriculum durante il colloquio ma non avrà incidenza sulla votazione finale.

Il Recovery e la scuola

Sui circa 200 miliardi di euro del Next Generation Eu che l’Italia si attende di ricevere in base al proprio Piano di ripresa e resilienza (Pnrr), una porzione di quasi 32 miliardi (per l’esattezza 31,9) sarà destinata all’istruzione e alla ricerca. È questa una delle 6 Missioni dei Recovery plan italiano inviato a Bruxelles per l’approvazione della Commissione europea. In sostanza il 16% della dotazione complessiva del Pnrr è destinato alla scuola, all’istruzione e alla ricerca.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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