Da domani lunedì 21 giugno tutte le regioni, e province autonome – tranne la Valle d’Aosta – saranno in zona bianca. Regole molto meno rigide, dunque, per quasi tutti gli italiani e ritorno progressivo alla normalità. Potrebbe essere inoltre anticipata a inizio luglio l’abolizione dell’obbligo di mascherina all’aperto.

Ipotesi 5 o 12 luglio

Sulla fine dell’obbligo di mascherina già ci sono alcune date possibili. Si fa più compatto il fronte di chi spinge per inizio luglio, forse il 5, o comunque non più tardi del 12 del prossimo mese. Ribadiamo che per il momento la fine dell’obbligo di indossare le mascherine varrà solo negli spazi aperti. A meno che non ci si trovi in una situazione in cui è impossibile garantire il distanziamento: allora la si dovrà indossare anche all’aperto.

Zona bianca, le regole

Zona bianca in tutta Italia a partire da domani, 21 giugno, con la sola eccezione della Valle d’Aosta. La regione alpina rimarrà ancora in zona gialla. Misure e regole anti covid meno restrittive, quindi, saranno valide anche per la Basilicata, la Calabria, la Campania, le Marche, la Toscana, la Sicilia. E la provincia autonoma di Bolzano. Tutto ciò a seguito della firma della nuova ordinanza da parte del ministro Speranza. Niente coprifuoco – che sparisce però anche in zona gialla – e nessun limite di presenza ai tavoli dei ristoranti all’aperto. Bar, ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

Bar e ristoranti

Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro. Mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi. Resta invece il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina, sia all’aperto sia al chiuso.

Indice Rt

L’indice Rt nazionale è intanto allo 0.69. Secondo quanto riportato dal report Iss venerdì scorso, continua ancora il calo dell’incidenza con 19 casi su 100mila abitanti. “Tutte le Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso tranne tre: Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Molise, a rischio moderato. Tutte le Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo 1”, emerge ancora dal report.

I nuovi casi di Covid

Nessuna regione supera la soglia critica di occupazione di posti letto. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è del 6%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 688 a 504″. Sono 1.197 i nuovi contagi da Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia secondo il bollettino della Protezione Civile, 28 i morti. Su 249.988 tamponi l’indice di positività è allo 0,5%.