Quella tra David Bowie e Masayoshi Sukita è stata una collaborazione proficua. L’incontro tra il “Duca bianco” e il fotografo giapponese ha dato luogo a un vero e proprio sodalizio artistico durato diversi decenni. Quel lungo percorso ha dato poi seguito a Heroes – Bowie by Sukita, una mostra nella quale l’artista nipponico ha narrato la sua personale visione dell’icona britannica, attraverso una serie di ritratti fotografici. La retrospettiva è partita all’indomani delle aperture lo scorso 28 maggio presso il Palazzo Sant’Elia di Palermo e sarà visibile fino al prossimo 31 luglio.
Heroes – Bowie by Sukita, il fotografo nipponico ripercorre il suo legame con l’icona britannica
“Vedere David Bowie sul palco mi ha aperto gli occhi sul suo genio creativo. In quella circostanza osservai Bowie esibirsi con Lou Reed ed era davvero potente… Bowie era diverso dalle altre rock star, aveva qualcosa di speciale” – così, prima della presentazione della mostra, si era espresso Masayoshi Sukita in merito al “Duca Bianco”. D’altronde Bowie stesso ha confermato, nel corso della sua fortunata carriera, quanto le parole del fotografo giapponese fossero fondate. Grazie alla sua immagine provocatoria e sovversiva, l’artista ha giocato anzitempo con i ruoli di genere, scuotendo la scena musicale e, ancor più nel profondo, la società e il costume. Era il 1971, infatti, quando giunse in America per promuovere The Man Who Sold the World. Nessuno l’avrebbe mai più dimenticato.
Dopo una prima esposizione che ha avuto luogo a partire dallo scorso 31 gennaio, Heroes – Bowie by Sukita è tornata nuovamente nella città di Palermo, nel Palazzo di Sant’Elia. Nei corridoi saranno affissi oltre cento scatti in cui il protagonista indiscusso è proprio Bowie. Da Ziggy Stardust, fino al periodo glam rock, passando attraverso i suoi numerosi alter-ego, la mostra offre una retrospettiva fedele e completa di una delle figure più iconiche del secolo scorso. Il tutto ad opera di Masayoshi Sukita, il fotografo che, a partire dal 1972, ha intrapreso una lunga collaborazione con l’artista inglese. Grazie all’amica Yasuko (Yakko) Takahashi, Sukita è riuscito ad entrare in contatto con il “Duca bianco”. Il loro sodalizio è durato sino alla morte del cantautore, sopraggiunta nel 2016. Ma, grazie alle fotografie del fotografo nipponico, il loro legame ha lasciato una traccia indelebile.