Dal 28 giugno in poi, con tutta l’Italia in zona bianca, scatterà il countdown per la riapertura delle discoteche. Si tornerà alla “normalità” di prima del Covid? Quasi ma non esattamente. Per andare a ballare si dovrà essere in grado di dimostrare di essere protetti, o guariti, o non contagiati dal Covid. “Entro i primi dieci giorni di luglio – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, su RTL 102.5 durante il programma Non Stop News – le discoteche potranno aprire.” “Penso – ha precisato Costa – che il criterio del green pass possa essere applicato anche alle discoteche“.
I locali notturni, ultimi a ripartire
“Ho avuto un colloquio su questo con il ministro Speranza. Questa settimana – ha sottolineato il sottosegretario – indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività. Questo settore è rimasto l’unico senza una prospettiva e credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo“. Se dunque la situazione epidemiologica del nostro Paese non peggiorerà di qui ai prossimi giorni, anche i locali della notte, a cominciare dalle discoteche, riapriranno. E a pieno ritmo, considerato che siamo entrati nell’estate e siamo alle soglie dei primi periodi del turismo vacanziero.
Vaccinazioni a pieno ritmo
Nel frattempo la campagna vaccinale va avanti senza soste. La Commissione Europea ha approvato un emendamento al secondo contratto con l’azienda farmaceutica Moderna. Obiettivo: attivare, per conto di tutti gli Stati membri della Ue, 150 milioni di dosi aggiuntive nel 2022 di vaccini anti-Covid. Siero adattato a proteggere il più possibile chi lo assumerà dalle varianti del Coronavirus. Sulle vaccinazioni in Italia è intervenuto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Fino a quando il numero delle morti per Covid non sarà ‘zero’ in tutte le Regioni italiane ci sarà ancora una battaglia incompiuta. Ma rispetto a bollettini drammatici, con centinaia di cittadini che perdevano la vita, ora siamo in un altro periodo di questa battaglia.” “La vera svolta” per la lotta alla Covid-19 “è sicuramente la vaccinazione che ci ha permesso di fare una campagna poderosa – ha sottolineato Speranza -. Oggi abbiamo somministrato 46,5 milioni di dosi, più di un italiano su due ha avuto la prima dose.” Adesso occorre “continuare la battaglia con energia e determinazione“.