Roma, ritrovata un’opera di Rembrandt del ‘600
La tela ritrae un' "Adorazione dei Magi" . La scoperta annunciata dalla Fondazione Patrimonio Italia
Questa mattina, 22 giugno, la Fondazione Patrimonio Italia – ente no profit che si occupa della valorizzazione del patrimonio culturale – ha annunciato il ritrovamento a Roma di un’opera di Rembrandt, ritraente un’Adorazione dei Magi. Durante la conferenza stampa Rembrandt: individuare il prototipo, vedere l’invisibile, tenutasi presso l’Accademia di Francia di Villa Medici a Roma, alla presenza di esperti d’arte e studiosi internazionali, la FPI ha condiviso l’importante scoperta. Si fa riferimento a un dipinto eseguito nel 1632, fino a oggi ritenuto perduto, arrivato a noi solo attraverso delle copie. È un dipinto olio su carta applicata su tela; un vero e proprio tesoro per esperti e appassionati.
L’opera ritrovata di Rembrandt, le parole della restauratrice Antonella Di Francesco: “Un brivido che non ha pari”
All’evento in cui è stata divulgata la notizia del ritrovamento dell’opera di Rembrandt sono intervenuti Sam Stourdzéir, Direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, e di Guido Talarico, Presidente della Fondazione Patrimonio Italia. Corposo il panel di esperti sull’artista: Marco Mascolo, storico dell’Arte, autore del libro Rembrandt un Artista nell’Europa del Seicento; Peter Matthaes, Direttore Museo Arte e Scienza di Milano; Francesca Bottacin, storica dell’Arte, docente di Storia dell’Arte Fiamminga e Olandese presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; Stefano Ridolfi, Fisico per i Beni Culturali e Docente presso La Sapienza, Università di Roma; Alessandro Caucci Molara, Presidente della Fondazione Abraham Teerlink, Roma e Presidente dell’Advisory board di Fondazione Patrimonio Italia.
Antonella Di Francesco, la restauratrice che ha riportato alla luce il dipinto a seguito di un lungo intervento di pulizia e restauro, ha condiviso con i presenti l’emozione vissuta grazie al ritrovamento. “Nel corso del mio lavoro può capitare una delle cose più belle della vita: la coscienza improvvisa di essere davanti ad un’opera di un autore molto grande che ti si rivela, che esce dalla sua zona opaca e ti sceglie per essere riscattato dall’oscurità. – ha dichiarato Di Francesco – È questo il momento in cui bisogna vincere le vertigini capaci di farci sprofondare in quel meraviglioso senso di appartenenza alla storia. É un brivido che non ha pari, che vibra fino a trascinarti in un impulso irrefrenabile di morbosa curiosità. Non lo combatto e mi lascio portare dentro all’incantesimo”.