Questo pomeriggio, 25 giugno, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto una conferenza al termine del Consiglio Europeo. “La pandemia non è finita, non se siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza“, ha tenuto a precisare il Premier in apertura. Ha poi proseguito, indicando le ipotesi sulle prospettive dell’Europa post-Covid: “Il Pnrr più le politiche fiscali nazionali faranno aumentare la crescita e la porterà a un tasso più alto di prima della pandemia […] L’argomento per mantenere una politica fiscale espansiva focalizzata sempre più sugli investimenti è che bisogna mirare alla crescita, a tassi più alti di quelli pre-pandemia“.
Draghi in conferenza stampa sugli investimenti del Recovery Fund
Durante la conferenza, Draghi ha fatto il punto sugli investimenti del Recovery: “sono ben fatti produrranno un aumento della produttività, quindi un tasso di crescita più alto che diminuirà la pressione del debito italiano“. Tuttavia, ha poi sottolineato quanto la variante Delta in Inghilterra stia creando incertezze sulla ripresa economica. Per evitare dunque di soccombere e limitare i progressi fatti negli ultimi mesi, il Premier ha insistito sull’importanza del proseguimento a pieno regime della campagna vaccinale. “A settembre non vogliamo trovarci nella stessa situazione dello scorso anno. In un anno avremo pure imparato qualcosa. Serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento“.
Sul dossier immigrazione: “la sessione ci ha visto soddisfatti. Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti, era prematuro avere un accordo per noi conveniente. […] Il problema dell’immigrazione l’Europa ha bisogno di affrontarlo possibilmente in armonia, ma senza escludere accordi tra Paesi“.