Red Carpet

Tilda Swinton rende omaggio a Pier Paolo Pasolini attraverso i costumi di scena

L'attrice, insieme allo stilista Olivier Saillard, ha dato vita a Embodying Pasolini

Anche i costumi di scena raccontano una storia e quella che interessa Tilda Swinton riguarda Pier Paolo Pasolini. Regista, scrittore e poeta, è stato uno dei volti che ha segnato la storia dell’Italia del ‘900 (e non soltanto dal punto di vista letterario). Ed è al suo estro creativo che rende omaggio Tilda Swinton. Attrice di fama internazionale, ha voluto prendere parte ad un progetto che risponde al nome di Embodying Pasolini, realizzato con il supporto dello stilista Olivier Saillard. 

Nella cornice del Romaison, il progetto viene presentato in anteprima assoluta il 25 giugno 2021 via streaming (dove sarà disponibile fino al 27). Nella cornice del Mattatoio, nel cuore di Roma, Tilda Swinton ha scelto come punto di partenza i quaranta costumi di scena disegnati da Danilo Donati per i film di Pier Paolo Pasolini. Costumi che Tilda accarezza, ammira, indossa, dando loro una seconda vita.

L’omaggio di Tilda Swinton a Pasolini: i costumi raccontano una storia senza tempo

Embodying Pasolini
Courtesy Press Office

Il lavoro di Pasolini non poteva compiersi senza le sue muse. Maria Callas, ad esempio, è stata una delle donne più importanti della sua vita, un amore platonico che ha unito due anime fragili. Si sono conosciuti mentre il regista stava lavorando ad un film, Medea. I suoi produttori gli presentarono Maria Callas come possibile protagonista della pellicola e da quell’incontro la vita di entrambi cambiò per sempre. Ed è ai suoi film, o meglio ai costumi di scena, che fa riferimento Embodying Pasolini: è la dimostrazione di come il filo rosso che lega cinema e moda sia indistruttibile.

Tilda Swinton, attrice premiata con il Leone d’Oro nel 2020 a Venezia, riporta in vita quei costumi conservati con tanta premura dalla Sartoria Farani e che hanno espresso – all’epoca come oggi – la visione poetica di Pasolini e il suo credo cinematografico. Costumi d’archivio che appartengono ai più celebri film del regista, da Il Vangelo Secondo Matteo a Uccellacci e uccellini, per arrivare a Edipo Re, Porcile, Il Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle Mille e una Notte, Fino a Salò e Le 120 giornate di Sodoma. 

Tilda Swinton avvicina questi abiti come opere d’arte e li indossa con assoluto rispetto, riempie quei costumi di scena con pensieri, emozioni. L’attrice ha apertamente espresso la sua ammirazione nei confronti del poeta italiano, spiegando: “Pasolini è l’archetipo dell’artista moderno, è stato una scintilla per la mia pratica artistica nel cinema”. E a quelle persone che non conoscono le opere e la storia di questo artista, Tilda Swinton risponde: “Quando qualcuno dice di non conoscerlo, rispondo sei fortunato, perché lo puoi scoprire per la prima volta”.

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Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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