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Euro 2020, Italia-Austria: Mancini punta tutto sul tridente Immobile-Berardi-Insigne

Gli Azzurri non si inginocchieranno prima del match a meno che non siano gli avversari a farlo prima

Che Wembley sia con noi. Per gli ottavi di finale di Euro 2020 l’Italia di Roberto Mancini affronta l’Austria stasera 26 giugno nel “catino” inglese più famoso al mondo. Ormai è il tempo delle partite secche: o la va o la spacca; non si ammettono errori. La Nazionale arriva a questo match da imbattuta nel girone: vittorie nettissime contro Turchia, Svizzera e Galles, senza incassare reti.

Chi sono i nostri avversari

L’Austria del commissario tecnico tedesco di origini italiane Franco Foda non va presa sottogamba neanche per un minuto. Per la prima volta ha passato la fase a gironi in un campionato continentale. Fra gli austriaci adrenalina e motivazione sono alle stelle. Nella fase a gironi i biancorossi si sono piazzati al secondo posto dietro l’Olanda dopo aver superato per 3-1 la Macedonia del Nord all’esordio, poi hanno perso 2-0 contro gli Orange di De Boer e quindi battuto a sorpresa l’Ucraina per 1-0 nello scontro diretto all’ultima giornata.

Come li affronterà l’Italia

Ma Roberto Mancini non si scompone. Ha costruito un gruppo solido, non c’è una superstar assoluta, ma ogni partita ha mostrato la sua alchimia. Il modulo è 4-3-3, perché il tridente ha portato le vittorie fino a qui. Al centro dell’attacco Immobile, sulla destra Berardi, sulla sinistra Insigne. A centrocampo Verratti al posto di Locatelli (salvo sorprese dell’ultimo minuto), con Barella a destra e Jorginho regista. In difesa Acerbi farà coppia con Bonucci. A sinistra rientra Spinazzola e a destra Di Lorenzo. Florenzi e Chiellini non ce la fanno a recuperare dai rispettivi infortuni.

I nostri (non) si inginocchieranno

Prima di buttarsi nella mischia del gioco gli Azzurri hanno la possibilità di inginocchiarsi assieme agli austriaci per protestare contro il razzismo e a favore del movimento americano del Black Live Matters. Lo faranno? Il capitano Bonucci ha fatto sapere che la squadra non aveva ancora deciso. E Roberto Mancini ha dichiarato: “Io sono qui per giocare la partita, per me la cosa più importante è la libertà. Sempre“. Chiaro? Fino a un certo punto. Secondo Corriere della Sera e Repubblica gli azzurri hanno scelto di non inginocchiarsi e lo faranno solo se a farlo saranno prima gli avversari. Tuttavia nessuna domanda o richiesta è stata inoltrata dall’Italia all’Uefa, che deve essere informata. E neppure l’Austria lo ha fatto. I cinque azzurri che si sono inginocchiati prima della partita con il Galles (Belotti, Bernardeschi, Emerson Palmieri, Pessina e Toloi) quasi certamente non partiranno nell’undici titolare contro l’Austria.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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