Bud Spencer, a 5 anni dalla scomparsa: dal nuoto al sodalizio con Terence Hill
Il gigante buono del cinema italiano ci ha lasciato il 27 giugno 2016
“Quando il Padreterno mi chiamerà, voglio andare a vedere che cosa succede. Perché se non succede niente, m’incazzo. M’hai fatto alzare ogni mattina per ottantasette anni per non andare, alla fine, da nessuna parte?” – l’immagine imponente che ha dato agli spettatori rendeva l’idea di un uomo tutto d’un pezzo, il tipico “duro” che non si spaventava di fronte a nulla, neanche alla morte stessa. Oggi 27 giugno ricorre il quinto anniversario della scomparsa di Bud Spencer, “il gigante buono del cinema italiano“.
All’anagrafe Carlo Petersoli, per tutti, Bud Spencer è stato una delle figure più importanti dello spettacolo italiano. Attore, produttore e sceneggiatore, ma la fisicità era tutta dovuta agli esordi come nuotatore e pallanuotista, e non sono mancati i successi nella carriera sportiva, tanto da staccare il pass in ben tre diverse Olimpiadi. In contemporanea ha mosso i primi passi nel cinema, ma è nel 1967 che arrivano i primi ruoli di rilievo sul grande schermo. In particolar modo, nella sua carriera artistica ha avuto grande importanza la figura di Terence Hill, con il quale ha stretto un vero e proprio sodalizio artistico nel corso degli anni.
Bud Spencer, l’esordio nel nuoto: il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 metri
Carlo Petersoli nacque il 31 ottobre 1929 a Napoli da una famiglia benestante. Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al liceo scientifico, decise di iscriversi alla facoltà di chimica presso l’Università degli studi La Sapienza di Roma. Nel gennaio 1947, tuttavia, i Petersoli si trasferirono in Sud America, costringendo il futuro Bud Spencer ad abbandonare gli studi. Poco tempo dopo, sul finire degli anni Quaranta, il giovane tornò in Italia, dopo essersi tesserato S.S. Lazio Nuoto, dando perciò avvio alla sua carriera sportiva.
Fin dall’inizio, Carlo Petersoli si è distinto per le sue abilità, entrando nella storia già in giovane età. È stato, infatti, il primo italiano in assoluto a scendere sotto il minuto nei 100 metri, precisamente grazie a un tempo di 59”5, nel 1950. Oltre alla fiorente carriera che gli si prospettava in ambito sportivo, il futuro Bud Spencer si era fatto notare anche per il suo fisico massiccio e la sua statura imponente, grazie alle quali il cinema cominciò a interessarsi a lui. Quello stesso anno, ancora con il nome di battesimo, debuttò al cinema in Quel fantasma di mio marito, (diretto da Camillo Mastrocinque). L’anno successivo prese parte anche al kolossal Quo Vadis (per la regia di Mervyn LeRoy). Altri cinque film con ruoli minori, dal 1954 al 1959.
Ma è ancora lo sport il fulcro della sua vita tanto che nel 1952 gareggio nella sua prima Olimpiade. Per i colori italiani, infatti, il nuotatore prese parte ai Giochi della XV Olimpiade di Helsinki, gareggiando nei 100 m stile libero. In questa occasione si piazzò al nono posto. Nel 1955 prese parte, come pallanuotista, ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona, questa volta conseguendo la medaglia d’oro. L’anno successivo, fu convocato per la seconda volta ai Giochi Olimpici di Melbourne dove giunse alla semifinale. Il 1960 rappresentò per il futuro Bud Spencer l’ultima partecipazione alle Olimpiadi, che quell’anno hanno avuto luogo a Roma. Nel corso del 1960, inoltre, Petersoli convolò a nozze Maria Amato, alla quale rimase legato fino alla morte, dando inizio a una nuova fase della sua vita.
Bud Spencer e l’inizio della carriera cinematografica
Le nozze aprirono a Bud Spencer una nuova opportunità. Maria Amato era infatti figlia del produttore cinematografico Giuseppe Amato. La ritrosia iniziale, tuttavia, lo portò a rifiutare alcuni ruolo sul grande schermo, spingendolo invece a scrivere testi per cantanti del calibro di Ornella Vanoni e Nico Fidenco. Dopo la nascita dei primi due figli, rispettivamente nel 1961 e 1962, e la morte del suocero, Giuseppe Colizzi gli offrì un ruolo al cinema. Era il 1967 e per Bud Spencer arriva il debutto ufficiale da protagonista sul grande schermo.
Quello stesso anno uscì Dio perdona… io no, il primo lavoro che inaugurò di fatto una delle coppie più note dello spettacolo italiano: Bud Spencer & Terence Hill. Il lungometraggio segna, infatti, il primo lavoro per le due celebrità che, da lì in poi, presero parte a diversi progetti, di quello che può essere definito Spaghetti Western. In occasione di questo stesso progetto, per cavalcare l’onda dei kolossal americani, ad entrambi venne inoltre consigliato di cambiare il proprio nome per renderlo più internazionale. E così, Carlo Petersoli e Mario Girotti lasciarono spazio a Bud Spencer e Terence Hill. Lo pseudonimo di Petersoli nacque come omaggio a Spencer Tracy e come gioco ironico sul nome della birra Budweiser). Il successo della coppia cinematografica fu innegabile: i due girarono insieme un totale di diciotto film, sedici dei quali come coppia protagonista. Lo chiamavano Trinità… (1970), Il corsaro nero (1971), Anche gli angeli mangiato i fagioli (1973) e Chi trova un amico trova un tesoro (1981) fanno ormai parte del nostro bagaglio culturale.
Oltre che un sodalizio artistico, quella tra Bud Spencer e Terence Hill è stata una vera e propria amicizia. In occasione dell’ultimo saluto, infatti, il celebre interprete di Don Matteo confessò, difatti: “Con Bud c’era la gioia e so già che quando ci rincontreremo le prime parole che mi dirà saranno ‘noi non abbiamo mai litigato!“.