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Euro 2020, gli Azzurri protagonisti di Italia – Austria: Roberto Mancini e Gianluca Vialli

I gemelli del gol: una complicità lunga trent'anni

Ieri, 26 giugno, si è giocata la gara tra Italia e Austria di Euro 2020, che ha visto trionfare la prima per 2-1 e dunque qualificarsi ai quarti di finale. È successo tutto durante i tempi supplementari, quando Mancini ha deciso i cambi che hanno rivoluzionato la partita, facendo entrare, probabilmente nel momento più difficile, Federico Chiesa e Matteo Pessina, gli autori della due reti decisive. Un match duro, tanto che a una certo punto è sembrato che il sogno europeo stesse sfumando inesorabilmente e che nessuno potesse risolverla a favore degli Azzurri. Una sensazione che ha allarmato i tifosi in poltrona, ma che si leggeva chiaramente anche sul volto di chi era a Wembley sugli spalti, chi ci credeva tanto da volare a Londra e sfidare la sorte tra variante Delta, tamponi e norme anti contagio. A non mollare mai, nemmeno per un secondo, prima di averle provate tutte, erano principalmente in due: Roberto Mancini e Gianluca Vialli. È bastato poco per scorgere nei loro occhi quella complicità viva da trent’anni, la sicurezza di chi sa che le partite così, quelle in cui può succedere qualsiasi cosa, si possono vincere. Si vincono con l’astuzia, la sofferenza e un po’ di fortuna. Si poteva vincere e lo hanno fatto.

Roberto Mancini e Gianluca Vialli: il sogno Europeo

Quando hanno cominciato erano pressoché dei ragazzini; casacche macchiate di erba e terra, allenamenti e sogni confusi. Gianluca Vialli e Roberto Mancini avevano il desiderio di giocare in un club prestigioso e di sentir acclamare il loro nome dai tifosi. D’altra parte si sceglie il calcio per questo: per segnare la rete della vita e, come in un’eterna fotografia, restare impressi nella storia. Quando Mancini e Vialli si sono incontrati la prima volta gli anni ’90 non erano ancora iniziati e nessuno dei due poteva sapere che con la palla tra i piedi avrebbero segnato quello che oggi si ricorda come il miracolo Sampdoria.

In campionato erano una certezza: Mancini è stato il recordman di reti (173) e presenze (566). Vialli era forte, quel tipo di punta con cui gli allenatori sognano di poter lavorare; infatti poi la sua carriera è decollata alla Juventus. L’intesa tra i due è ciò che i tifosi della Sampdoria e gli appassionati di calcio ricorderanno in maniera vivida. Anche perché è la stessa che oggi si palesa sulla panchina dell’Italia. Un tandem micidiale quello tra Vialli e Mancini che disorientava e spaventava le difese di quasi tutta la serie A. Probabilmente i dolori più grandi sono l’assenza nel palmares della Coppa del Mondo 1990 e forse anche l’abbraccio mancato a Wembley per la Coppa dei Campioni del 1992, quando la Samp perse contro il Barcellona. Ma c’è quello scudetto mitico, 1990 – 1991, che fa ancora brillare gli occhi ai tifosi blucerchiati.

Roberto Mancini e Gianluca Vialli oggi: il sogno diventato realtà

Oggi sono uomini che sanno di calcio, ma non lo giocano più. Siedono al tavolo dei grandi: uno è il ct della Nazionale, l’altro uno dei dirigenti chiave. Negli ultimi trent’anni hanno costruito la vita, avuto dei figli, combattuto battaglie durissime fuori dal campo, sfidando – nel caso di Vialli – l’avversario più duro, a volte imbattibile: la morte. Eppure ieri sera, quando Pessina ha segnato, i gemelli del gol si sono abbracciati come se fossero stati in campo a partecipare all’azione. Per un attimo, forse, i loro cuori sono tornati alle casacche macchiate di erba, agli allenamenti e ai sogni confusi. L’unica differenza? Hanno sentito gridare forte e chiaro il loro nome dagli spalti.

 

Viviana Gaudino

Nata e cresciuta a Napoli, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne alla Federico II, si è trasferita a Roma dove ha studiato Editoria e Scrittura alla Sapienza e terminato il percorso con lode. La grande passione per i libri e la letteratura l'hanno spinta a portare avanti il progetto di entrare nel mondo dell’editoria e della comunicazione: ha infatti partecipato al master "Il lavoro editoriale", promosso dalla Scuola del libro di Roma, e a numerosi workshop improntati sulla stesura e la correzione di testi. Dopo svariate esperienze come Redattrice (Edipress - agenzia di stampa del Corriere dello Sport - TuttoSport - Italo - Auto.it - Classified - Il Tempo -, LaCooltura, Snap Italy, NapoliSport), Editor, supporto Ufficio Stampa e Social Media Manager, è approdata nella redazione interna Velvet Mag.

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