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Italia, occhi puntanti sul Belgio: le mosse di Mancini per battere i Diavoli Rossi

E stavolta gli Azzurri si inginocchieranno prima del match

Gli Azzurri se la vedranno con i Diavoli Rossi e ora è tempo di studiare il nemico. L’Italia, infatti, dovrà battere il Belgio di Lukaku per superare i quarti di finale a Euro 2020. I nostri prossimi avversari hanno mandato a casa, sebbene superandoli di misura (1-0), i campioni d’Europa uscenti del Portogallo di Cristiano Ronaldo. Non è cosa da poco. Il Belgio ha confermato di essere una delle candidate top alla vittoria finale del torneo. Il nostro primo avversario davvero forte.

Il recupero di Chiellini

Roberto Mancini dovrebbe introdurre alcuni ritocchi alla sua formazione, in vista del match del 29 giugno. Gli indiziati sono quattro. Ovvero, tre fra i migliori del match degli ottavi di finale contro l’Austria – Pessina, Locatelli e Chiesa – mentre il quarto dipende anche da quello che diranno i medici. E parliamo dell’infortunato Giorgio Chiellini, il capitano. Poterlo schierare in tandem con Bonucci significherebbe sentirsi più sicuri di fronte al “panzer” Romelu Lukaku. E se Pessina e Locatelli hanno dimostrato ancora una volta di essere in forma, Verratti e Barella, per motivi diversi, sembrano in bilico. L’interista è apparso appannato mentre il parigino non sembra ancora essersi perfettamente ripreso dall’infortunio. Tuttavia Mancini crede molto in Verratti e potrebbe mandarlo in campo subito, con Locatelli pronto a subentrare dalla panchina.

Dentro Chiesa, fuori Berardi

In attacco sembra quasi certo il cambio Chiesa-Berardi. La voglia e la concretezza con cui il giocatore della Juventus ha dimostrato di poter imprimere una svolta alle partite – come è avvenuto contro l’Austria – sono davvero piaciute al commissario tecnico azzurro. Inoltre Chiesa sembra essere entrato in sintonia con le richieste tattiche del ct, mentre Berardi appare un po’ giù di tono. A ora è dunque Federico Chiesa favorito per una maglia da titolare ai quarti di finale contro il Belgio. Molto difficile, invece, l’impiego di Belotti per Immobile: Ciro resta una garanzia insostituibile.

L’Italia si inginocchierà

Comunque sia, prima del match, questa volta gli Azzurri si inginocchieranno sul campo di gioco. La Nazionale aderirà così al gesto di supporto al movimento antirazzista americano Black Lives Matter. Giorgio Chiellini, proprio prima della partita di Londra contro l’Austria, aveva chiarito che la squadra di Mancini avrebbe fatto il gesto in caso di richiesta da parte di altre squadre. L’incertezza era regnata fino all’ultimo, quando, alla fine, né i nostri né gli Austriaci si erano inginocchiati. Alcuni dei nostri si erano inginocchiati assieme agli avversari prima della partita contro il Galles. Adesso si sa già che il Belgio chiederà alla Uefa di poter ripetere, come ha sempre fatto finora, il gesto di inginocchiarsi. E stavolta, per rispetto degli avversari, l’Italia non sarà da meno.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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