“Dio è Padre: il suo cuore è aperto a tutti”, lettera di Papa Francesco al prete della comunità Lgbt
Padre James Martin, gesuita come il pontefice, è anche consulente del Dicastero per la Comunicazione del Vaticano
Vicinanza, compassione, tenerezza. Sono i tratti dello ‘stile’ di Dio, secondo Papa Francesco. Caratteristiche che valgono per tutti, nessuno escluso. E specialmente per chi è, e si sente, discriminato in base al proprio orientamento sessuale. Il pontefice ha messo nero su bianco questi concetti in una lettera scritta di suo pugno, in spagnolo, e inviata al padre gesuita statunitense James Martin che svolge il suo apostolato di sacerdote fra le persone Lgbt (Lesbica, gay, bisessuale, transgender). L’occasione è stato il webinar Outreach 2021, tenutosi ieri domenica 27 giugno: la lettera del pontefice rappresenta un segnale di apertura verso la comunità Lbgt e contro ogni pregiudizio verso gli omosessuali ovunque nel mondo.
La missiva pubblicata sui social
Dio “si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e ad ognuno di loro – scrive il Papa nella lettera a padre Martin – Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre“. James Martin, che svolge anche il ruolo di consulente per il Dicastero della Comunicazione in Vaticano, ha pubblicato la missiva papale su Twitter. Un testo reso noto anche dal sito Vatican News.
Amore e tenerezza
“Lo ‘stile’ di Dio – scrive il Papa – ha tre tratti: vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è il modo in cui si avvicina a ciascuno di noi. Pensando al tuo lavoro pastorale, vedo che cerchi continuamente di imitare questo stile di Dio. Tu sei un sacerdote per tutti e tutte, come Dio è Padre di tutti e tutte. Prego per te affinché tu possa continuare in questo modo, essendo vicino, compassionevole e con molta tenerezza“.
“Prego per i tuoi ‘parrocchiani'”
Nella lettera Francesco ringrazia padre Martin per il suo zelo pastorale. Ma anche per la sua “capacità di essere vicino alle persone con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio“. “Prego per i tuoi fedeli, i tuoi ‘parrocchiani’ – conclude il Papa – tutti coloro che il Signore ha posto accanto a te perché tu ti prenda cura di loro, li protegga e li faccia crescere nell’amore di nostro Signore Gesù Cristo”.