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Siena orfana del Palio: annullato anche il 16 agosto. Asti c’è, si corre il 5 settembre

Piazza del Campo vuota per il secondo anno consecutivo a causa dell'emergenza Covid

Doccia gelata su Siena e le sue 17 contrade. La città regina del Palio si vedrà privata della sua Festa anche per il 2021, come accaduto lo scorso anno. Dopo l’annullamento della carriera del 2 luglio, dedicata alla Madonna di Provenzano, stop definitivo anche alla competizione del 16 agosto, dedicata alla Madonna Assunta. Una decisione arrivata ieri 30 giugno, presa dal Consiglio Comunale all’unanimità. Correre in piazza del Campo è ritenuto al momento “non compatibile con l’emergenza pandemica e con le misure di restrizione in vigore”.

Il rammarico del sindaco

“Si tratta di una decisione molto dolorosa – ha dichiarato amareggiato il sindaco Luigi De Mossi – ma le condizioni sanitarie non consentono lo svolgimento del Palio del 16 agosto nella forma di Festa che ha per la nostra città”. Anche nel 2020, l’annus horribilis del Covid, non si corsero i due Palii a causa delle conseguenze della pandemia, cosa che non accadeva dal secondo conflitto mondiale. Per il secondo anno consecutivo i senesi si priveranno della loro tradizione più importante e plurisecolare. Parliamo di una città moderna e antichissima al tempo stesso dove può capitare di osservare sulle fiancate delle auto adesivi con la scritta: “1260, a Montaperti c’ero anch’io” (Montaperti rappresenta la storica vittoria militare dei ghibellini senesi contro l’odiata Firenze guelfa).

L’ipotesi di correre a settembre

Ma l’orgoglio di Siena, piegato dalla pandemia, non si spezza. Si discute fra le 17 contrade consorelle della proposta di una carriera straordinaria tra settembre e ottobre prossimi. La decisione, però, potrà essere presa solo ed esclusivamente in base all’andamento dei contagi di Coronavirus (come è noto stanno crescendo quelli portati dalla variante Delta) e della campagna vaccinale in corso. Una piccola consolazione arriva intanto per domani 2 luglio grazie a una mostra di fotografia di Marco Delogu. L’artista espone i suoi ritratti dei fantini nell’Entrone, il cortile del Palazzo Comunale in piazza del Campo da cui escono i cavalli delle 10 contrade che prendono parte a ogni singolo Palio. “Non ha fatto in tempo a ritrarre Brio, un dolore immenso” ha dichiarato Delogu al Corriere di Siena. Andrea Mari, detto Brio, è prematuramente scomparso a 43 anni, lo scorso 17 maggio, in un incidente stradale a Bolgheri, presso Castagneto Carducci (Livorno), mentre percorreva il celebre viale dei cipressi.

La capitale del Monferrato resiste

Una notizia che ha addolorato anche Asti, la città sorella e concorrente di Siena per quanto riguarda il Palio. Nel 2014, infatti, Brio vinse il Palio di Asti per il rione di Santa Caterina. Ora la capitale del Monferrato sfida la sorte e non arretra. Il Comune ha già stabilito che quest’anno il Palio si correrà: il 5 settembre prossimo in Piazza Vittorio Alfieri, come sempre. La competizione si svolgerà nel consueto quadro del Settembre Astigiano. Orfana del Festival delle Sagre, quest’anno Asti avrà dunque il Palio e anche la Douja d’Or dal 10 settembre al 3 ottobre: la storica rassegna enologica sarà distribuita lungo piazze e palazzi del centro storico.

Palio Asti
Il Palio di Asti in Piazza Vittorio Alfieri. In alto Siena, la carriera in Piazza del Campo

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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