Entra nel vivo la seconda estate del Coronavirus. A differenza del 2020, adesso i vaccini anti Covid19 non solo esistono, ma sono in distribuzione da oltre sei mesi. Oggi un italiano su tre – 19,8 milioni di cittadini – ha ricevuto due dosi, dunque anche il richiamo. Sono in tutto oltre 53 milioni le dosi dei 4 vaccini (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson) somministrate complessivamente nel nostro Paese.
Rallenta la campagna vaccinale
Malgrado tutto questo, però, la campagna vaccinale sta rallentando la sua corsa. È vero che le vaccinazioni quotidiane si mantengono sopra quota 500mila, come promesso dal Commissario all’emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo, tuttavia i dati dell’ultima settimana fanno registrare un calo rispetto a quella precedente. La flessione riguarda soprattutto Pfizer. Resta poi il nodo dei circa 2,5 milioni di cittadini con più di 60 anni che ancora non hanno ricevuto alcuna dose.
I dati dell’epidemia
Secondo le cifre fornite dal ministero della Salute sono 932 i positivi al test del Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore e 22 le vittime. Il tasso di positività è stabile allo 0,4%. Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati 204 pazienti. Dall’inizio dell’epidemia di Covid (febbraio 2020) i casi in Italia assommano a 4.262.511; i morti sono stati finora 127.637. I dimessi e i guariti sono invece 4.089.298, mentre gli attualmente positivi scendono a 45.576 in calo di 2.203 nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono 43.978 persone.
Gelmini: “Convincere i riottosi”
Si tratta di dati che, se rapportati ai peggiori periodi del contagio in Italia, fra lockdown e zone rosse, adesso consentono di vedere la luce in fondo al tunnel. Senza però abbassare la guardia. E dalla ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, arriva un appello: “Sono ancora troppi gli over 60 senza protezione – dice al Corriere della Sera – È fondamentale convincere i riottosi a vaccinarsi adesso, in modo da avere un autunno tranquillo. Non possiamo permetterci di rivivere l’incubo dello scorso anno“. “Aspettare a vaccinarsi – ammonisce la ministra – è un errore drammatico che va scongiurato. Se necessario, bisogna andare a trovare le persone a casa. Ci sono ancora troppi ultra 60enni senza protezione, anche se va detto che, all’interno di questa categoria, gli ultra 80enni e gli ultra 70enni sono largamente coperti, altrimenti, con la variante Delta, staremmo vivendo un altro film“.