Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato, oggi 5 luglio, il Presidente Emmanuel Macron all’Eliseo. “Italia e Francia hanno un legame unico che si basa su valori condivisi, su una storia comune“, ha commentato Mattarella al termine del colloquio. Poi ha proseguito: “La partnership italo-francese è fondamentale per l’Europa. Abbiamo parlato con Macron di come intensificare le nostre relazioni. Da tutto ciò nasce l’esigenza di un trattato di collaborazione rafforzata. L’Italia ha accolto con grande favore la proposta di servizio civile comune franco-italiano per i giovani“. Il Capo dello Stato e il Presidente francese hanno dialogato a lungo, toccando tematiche delicate e prioritarie per l’Europa. Si è parlato della Libia, dei migranti e contestualmente della solidarietà verso l’Africa che, ripercorrendo le parole di Mattarella, dovrebbe essere “un obbligo storico” dell’Europa.
Sergio Mattarella: “Qualcuno si illude che si possa mettere il cartello divieto di ingresso”
Durante il colloquio a porte chiuse, ascoltato da un cronista dell’Ansa, il Presidente della Repubblica ha ribadito quanto sia prioritario l’impegno solidale dell’Europa verso l’Africa. “In Italia qualcuno si illude che si possa mettere il cartello divieto d’ingresso“, in riferimento agli sbarchi degli immigrati. Contestualmente ha ricordato che quello verso i paesi del terzo mondo sia non solo un “obbligo storico” ma anche “un’esigenza“. È stato poi Emmanuel Macron a porre l’accento sulla questione libica: “C’è stato un lavoro congiunto incessante che si è strutturato in tutti questi ultimi mesi con visite comuni dei nostri ministri, poi con un lavoro comune alla Conferenza di Berlino, e un lavoro comune che si svolgerà sotto la presidenza francese del Consiglio di sicurezza la prossima settimana“.
In merito alla pandemia, Macron ha rammentato che l’Italia è stata la prima a dover affrontare la crisi sanitaria: “La Francia non dimentica che l’Italia è stato il primo Paese duramente colpito dalla crisi sanitaria. Voglio esprimervi il rispetto e l’amicizia di tutta la Francia per le vittime e le famiglie delle vittime del Covid-19 in Italia“.
Si è parlato poi di Europa, crescita e valori condivisi. Ne ha dato conferma Macron subito dopo il colloquio a porte chiuse: “Abbiamo, in materia europea, un’ambizione condivisa, quella di un’Europa più giusta, più verde, che lascia più spazio ai suoi giovani. Abbiamo poi deciso di procedere con il Trattato bilaterale di cooperazione rafforzata, il trattato del Quirinale, che permetterà di consolidare la nostra relazione“. Tale trattato: “permetterà di offrire ai popoli e ai giovani vere prospettive e consentirà che i giovani si impegnino in insieme in un servizio civile franco-italiano“.
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