Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella quest’oggi, 6 luglio, ha reso omaggio al milite ignoto all’Arc de Triomphe a Parigi con la deposizione di una corona di fiori. Il Capo dello Stato è stato accolto da Eric Dupond-Moretti, ministro della Giustizia, e dal governatore militare di Parigi, Christophe Abad. Il video pubblicato sull’account Twitter ufficiale del Quirinale mostra alcuni dei momenti salienti della cerimonia. La banda che ha accompagnato lo svolgersi dell’evento ha suonato entrambi gli inni nazionali, dando priorità a quello italiano. Il Presidente farà ritorno a Roma questa sera stessa.
Durante la visita in Francia, Mattarella ha tenuto anche un lungo e accorato discorso all’Università la Sorbonne; le tematiche portate all’attenzione degli studenti sono state prevalentemente il legame storico e politico tra Francia e Italia e il futuro dell’Europa.
Visita di Stato in #Francia ??, il Presidente #Mattarella ?? ha reso omaggio al Monumento del Milite Ignoto all’Arc de Triomphe pic.twitter.com/y5wH3xhHnm
— Quirinale (@Quirinale) July 6, 2021
Il discorso di Sergio Mattarella alla Sorbonne: “Libertà, Eguaglianza e Fraternità: a interpretazione di un’aspirazione che avrebbe accomunato i popoli del mondo”
Il Presidente della Repubblica ha aperto il proprio intervento alla Sorbonne in francese, chiedendo poi alla platea di poter continuare la conferenza in Italiano. “Grazie per l’opportunità che mi è data di prendere la parola in una sede così prestigiosa e carica di storia. Una istituzione accademica fra le più antiche del nostro Continente, che ci ricorda come le radici dell’unità europea siano risalenti nel tempo: già mille anni fa, studenti e professori di Parigi, Bologna o Salamanca condividevano gli studi, consapevoli di come il diritto, la filosofia, la teologia o la medicina fossero un patrimonio comune nella nostra civiltà“. Mattarella ha proseguito citando con orgoglio il motto della Repubblica Francese: “Libertà, Eguaglianza e Fraternità a interpretazione di un’aspirazione che avrebbe accomunato i popoli del mondo“.
Più avanti, dopo aver ripercorso le tappe più salienti della costruzione dell’Unione, il Capo dello Stato ha sottolineato l’impegno comune dell’Europa durante le prime fasi della pandemia. “La pandemia che ha colpito violentemente l’intero pianeta ha reso ancor più evidente la fragilità dei singoli Paesi. […] In un contesto così difficile, segnato in maniera indelebile da una scia di lutti che ancora pesano sulle nostre comunità, la solidarietà fra Paesi e istituzioni europee ha rappresentato un punto di riferimento e di guida che ci ha consentito di tracciare insieme una via di uscita dalla crisi. È nei momenti di maggiore incertezza che occorre avere il coraggio di compiere passi in avanti“.
Ha chiosato sull’argomento sottolineando l’importanza di sapersi assumere delle responsabilità: “La Commissione Europea ha saputo assumersi questa responsabilità. Ancora una volta, come all’alba del percorso di integrazione, coraggio e solidarietà hanno consentito il prevalere delle ragioni della speranza contro ogni visione angusta di chiusura, per costruire il nostro domani“.