La Commissione Ue ha comunicato la revisione al rialzo delle stime di crescita per il nostro Paese: il Pil nel 2021 sale a +5% rispetto al dato diffuso in primavera del +4,2%. La previsione per il 2022 viene invece ritoccata al ribasso al +4,2% rispetto al 4,4% precedente.
La previsione per il 2021 è significativamente superiore a quella della primavera – si legge nel comunicato diffuso dalla Commissione contenente le previsioni estive dei paesi dell’Eurozona – Ciò è dovuto alla consistente revisione al rialzo del Pil nel primo trimestre e alla risposta dell’attività economica più forte del previsto dopo l’allentamento delle restrizioni e della mobilità“.

Situazione sanitaria e crescita economica

L’analisi pone l’accento sul “miglioramento della situazione sanitaria” nel giorno in cui il direttore generale dell’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato in conferenza stampa che sono morte a causa del Covid 19 più di quattro milioni di persone nel mondo e che il bilancio reale è “certamente più alto“. Mentre in Italia i dati dell’epidemia vanno decisamente meglio: 1.010 nuovi casi e 14 vittime (concentrate in cinque regioni – Campania, Lazio, Puglia, Toscana e Sicilia) nelle ultime 24 ore. Non succedeva dal 19 giugno. Il tasso di positività è dello 0,6% con 177.977 tamponi. In calo le degenze.

L’UE spiega poi le basi del motore di crescita per questa “espansione solida e sostenuta” dovuti ad “investimenti pubblici e privati, sostenuti dalla diminuzione dell’incertezza delle imprese circa le prospettive della domanda e dall’attuazione del Pnrr”. In merito in ai consumi la previsione è di  un rimbalzo notevole, aiutato “dal miglioramento delle prospettive del mercato del lavoro e dalla graduale riduzione dei risparmi accumulati“; mentre è viene stimato che probabilmente le entrate dal settore turismo riprenderanno in maniera “più graduale“.